Nel pomeriggio dello scorso 13 maggio personale della polizia di stato della squadra mobile della questura di Viterbo ha dato esecuzione all’ordinanza del giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Viterbo che ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un 44enne di nazionalità georgiana, per maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie, fatti commessi a Viterbo dal 2008.
L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il tribunale di Viterbo, è scaturita dalla denuncia presentata dalla vittima. In particolare, una sera della passata settimana il figlio della coppia, a seguito dell’ennesima aggressione del padre ai danni della madre, ha contattato un centro antiviolenza che ha avvisato la questura. Ai poliziotti, portatisi immediatamente presso l’abitazione familiare, la donna ha confessato di subire da anni gravi maltrattamenti da parte del marito; violenze fisiche, psicologiche e sessuali quasi ogni giorno e spesso anche alla presenza dei due figli minori della coppia. La vittima, connazionale dell’uomo, non aveva mai trovato il coraggio di chiedere l’intervento della polizia e di raccontare come il suo matrimonio fosse diventato un incubo a causa dell’eccessiva gelosia del marito.
L’ultima aggressione era scaturita dal fatto che, di fronte alla scuola dei figli, in auto con lui, lei aveva salutato un altro uomo. Mentre la vittima è stata ospitata in una struttura assistenziale del capoluogo, gli investigatori hanno proseguito l’indagine, raccogliendo diverse testimonianze di parenti e conoscenti della coppia. Lo straniero è stato tradotto nel carcere “Mammagialla” di Viterbo e la donna ha potuto fare rientro a casa con i figli.