Lo sviluppo di Viterbo è un obiettivo di tutti. Incontro tra l’amministrazione comunale e i rappresentanti di Confcommercio, Confesercenti e Confimprese.
“Stiamo lavorando con grande energia per sostenere le imprese e lo sviluppo economico della città, tutti i nostri sforzi sono canalizzati in questa direzione“. Lo ha detto la sindaca Chiara Frontini incontrando, insieme al consigliere comunale delegato ai rapporti con le imprese Marco Nunzi, i rappresentanti di Confcommercio Francesco Bafundi e Loredana Badini, di Confesercenti Vincenzo Peparello e di Confimprese Gianfranco Piazzolla. “Molta della nostra attenzione-ha sottolineato la sindaca-è concentrata sul centro storico dove stiamo investendo oltre 50 milioni di euro, il centro è destinatario anche di una misura di incentivazione fiscale legata ad un riduzione della Tari per chi sceglie di vivere ed abitare in questa parte della città. Anche il ritorno del mercato in piazza della Rocca si inserisce in questa visione e in questo sforzo così come il progetto per sostenere le botteghe storiche. Sicuramente, al momento del nostro insediamento, ci siamo trovati di fronte a situazioni che erano ignote come quella della società partecipata Francigena che abbiamo salvato anche a tutela dei posti di lavoro. Stiamo riscontrando segnali positivi come la presenza in città di nomadi digitali. Dobbiamo concentrarci su questo target medio alto oltre ad aumentare la presenze di studenti“.
Marco Nunzi ha ribadito come il mercato immobiliare dimostri un certi dinamismo, evidenziato dal fatto che non ci sono abitazioni sfitte al centro.
Loredana Badini, presidente della sezione provinciale di Confcommercio Lazio nord, ha detto:”Per noi rappresentanti del mondo delle imprese è molto importante poter incontrare le istituzioni anche per poter avere una visione futura e programmare insieme le scelte future. Per questo vi ringrazio. Sarebbe anzi opportuno poter istituire delle occasioni periodiche di consultazione con l’amministrazione comunale.” Badini ha anche sottolineato l’esigenza di rivitalizzare dal punto di vista commerciale il centro anche studiando nuovi incentivi a favore di chi vive dentro le mura e creando servizi per riportare chi vive fuori dalle mura a vivere in città.
Per Gianfranco Piazzolla, presidente di Confimprese:”Sarebbe importante snellire la burocrazia a favore delle imprese, cercando di ridurre i costi generali, puntando in prospettiva ad una revisione del piano regolatore e ad una revisione del piano del traffico“. Una osservazione a cui la sindaca ha replicato richiamando il recente piano di digitalizzazione avviato per il settore Anagrafe a cui faranno seguito analoghi interventi anche negli altri ambiti della macchina amministrativa mentre a settembre entrerà nel vivo il Piano urbano di mobilità e nel prossimo biennio si affronterà il nuovo Piano del commercio.
Il presidente di Confesercenti Vincenzo Peparello, ha ricordato “La necessità di destagionalizzare l’offerta turistica e cercare di incrementare i tempi di permanenza media nel territorio. Sul versante turistico è necessario fare un salto di qualità. Non è possibile che ogni Comune della Tuscia prenda parte da solo alle tante fiere di settore che si tengono in Italia e in Europa e non ci sia una strategia per operare tutti insieme, compresa la Camera di Commercio. Anche noi dobbiamo fare la nostra parte, magari facendo fronte ad alcuni investimenti“. Peparello ha anche sottolineato l’esigenza che il centro storico si caratterizzi per la presenza di certe attività commerciali che siano compatibili con il contesto. Da parte d Peparello è anche venuta la richiesta di un tavolo interassessorile e del Piano di urbanistica commerciale per il riequilibrio delle attività economiche con il riposizionamento del centro storico come fulcro dello sviluppo e di Viterbo come citta’ d’arte e di cultura a livello nazionale e europeo.
Da parte di Gianfranco Piazzolla è arrivata la “disponibilità da parte della nostra associazione a mettere a disposizione anche dell’istituzione comunali i nostri centri studi, in maniera da poter meglio lavorare tenendo conto dei numeri e delle tendenze economiche con le quali ci si deve confrontare per poter programmare“.