Nel pomeriggio del 17 dicembre, i Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno tratto in arresto in flagranza di reato tre persone responsabili di furto.
L’equipaggio di una pattuglia della Sezione Radiomobile del N.O.R. di Viterbo, in quel momento in servizio nell’area sud-est del capoluogo, raccolta la segnalazione di alcuni cittadini che erano stati appena derubati, ha chiesto l’ausilio ad altre due pattuglie assieme alle quali hanno ristretto il campo delle ricerche dei soggetti segnalati. I risultati non si sono fatti attendere: poco dopo sono stati rintracciati tre cittadini stranieri, tutti di origine latino-americana, ancora in possesso della refurtiva. Gli accertamenti prontamente svolti nel quartiere hanno consentito ai militari operanti di raccogliere evidenze circa la responsabilità dei predetti riguardo un tentato furto di una borsa da autovettura in sosta, un furto di 300 euro dalla cassa di un’edicola e di un borsello, momentaneamente appoggiato dal proprietario sulla fioriera davanti ad una bottega, contenente 150 euro e la carta bancomat con cui sono stati eseguiti due prelievi indebiti di contanti per 1.000 e 250 euro presso il vicino sportello ATM.
La refurtiva è stata interamente recuperata e posta sotto sequestro, così come l’autovettura a noleggio in uso agli arrestati che è stata affidata in giudiziale custodia ad un deposito convenzionato.
All’esito delle procedure di rito, due dei tre fermati sono stati trasferiti alla casa circondariale “Nicandro Izzo” in località Mammagialla, mentre la terza persona è stata scarcerata e la sua posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.
L’operazione, che si inserisce in un contesto più ampio dell’azione di prevenzione e contrasto dei reati in genere, costituisce una concreta e decisa risposta al crescente allarme sociale suscitato dal fenomeno dei reati predatori e conferma il costante impegno dell’Arma nelle relative attività di contrasto.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art. 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.