Le due palazzine per l’emergenza abitativa, conosciute anche come case minime, sono interessate da lavori finalizzati all’ottenimento di un edificio sicuro, riqualificato e efficiente sotto il profilo energetico. Gli interventi, in fase di ultimazione, hanno comportato la realizzazione di un cappotto esterno per garantire risparmio energetico, la realizzazione di isolamento termico del sottotetto e il rifacimento della copertura, la sostituzione dei serramenti, la riqualificazione impiantistica e la riqualificazione interna degli appartamenti e delle parti comuni. È terminato il secondo stato di avanzamento dei lavori.
“Di tutti gli interventi Pnrr in corso – spiega la sindaca Chiara Frontini – questo è forse uno dei meno visibili, ma tra i più significativi. Tali appartamenti, di proprietà comunale e non ristrutturati da decenni, versavano in condizioni igienico sanitarie e strutturali che definire precarie è un eufemismo. Alcuni di essi erano occupati senza titolo e sono stati sgomberati anche con l’aiuto della forza pubblica per permettere la realizzazione dei lavori. Una riqualificazione straordinaria che restituirà non solo appartamenti con impianti e servizi a norma ed efficientati, ma anche piacevoli da abitare ed esteticamente gradevoli. Sono particolarmente soddisfatta di questi lavori, sia per il tipo di interventi realizzati, ma anche e soprattutto per il fatto che tali immobili saranno abitati dalle fasce sociali più deboli”.