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I Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno dato esecuzione ad un provvedimento dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Roma. L’intervento ha riguardato un 59enne al quale i Carabinieri della Stazione di Viterbo hanno notificato il provvedimento di detenzione domiciliare con cui l’A.G. ha disposto l’esecuzione della pena della reclusione di anni 1, mesi 4 e giorni 15 a seguito della condanna definitiva per i reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale, commessi a Viterbo alla fine del 2016.
Il provvedimento è scaturito a seguito degli accertamenti all’epoca dei fatti rilevati dal N.O.R. – Sez. Radiomobile di Viterbo. Il provvedimento eseguito consente al condannato di espiare la pena in regime di detenzione domiciliare, presso l’abitazione di residenza, con il rispetto di specifiche condizioni volte al controllo della loro condotta, al fine di evitare che gli stessi possano compiere azioni in grado di ledere gli interessi della collettività.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.