I Carabinieri della Stazione di Orte, nel corso di servizio di controllo del territorio, sono stati allertati dalla centrale operativa per un furto in atto all’interno di un Istituto Scolastico Superiore nel Comune di Vignanello. Immediatamente giunti sul luogo, i militari hanno perlustrato il perimetro della scuola notando che il cancello pedonale posteriore era stato divelto e una porta tagliafuoco scardinata.
All’interno dell’edificio hanno eseguito un attento sopralluogo, esaminando ogni locale fin quando, nascosta all’interno di un ripostiglio, hanno scoperto una donna, 52enne di nazionalità italiana, che tentava di occultare tra le gambe un sacco nero di plastica con il bottino della nottata: circa 500,00 euro in monete e dolciumi vari che pochi istanti prima aveva rubato dal distributore di snack e bevande della scuola, dopo averlo scassinato, con l’aiuto di vari arnesi quali un piede di porco, tronchesi e cacciavite. La donna era già gravata da precedenti specifici ed è stata dichiarata in stato di arresto. All’esito del giudizio per direttissima patteggiava la pena di mesi 4.
Prima del riscontro positivo che ha portato finalmente all’arresto, si erano verificati negli ultimi tempi più episodi di furti, commessi con la stessa modalità e sempre all’interno del medesimo istituto. Con cadenza periodica, infatti, qualcuno si intrufolava nottetempo all’interno della scuola e, forzando il distributore, trafugava le monete ivi contenute, per poi darsi alla fuga. I Carabinieri della Stazione di Vignanello avevano, quindi, fornito alla direzione dell’Istituto diverse indicazioni in merito ai sistemi di sorveglianza passiva più efficaci per porre fine a questa incresciosa sequela di episodi. In particolare, era stato previsto un sistema di allarme “in modalità silenziosa”, ovvero capace di attivare una forma di allertamento ma in assenza di allarme sonoro, che, dunque, non avrebbe messo il ladro in fuga, consentendo agli operanti di coglierlo sul fatto. E così è stato: i militari sono riusciti ad intervenire tempestivamente e cogliere il reo con le mani… tra le merendine.
Il presente comunicato viene autorizzato dalla Procura della Repubblica di Viterbo atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.