Dedicato ai Suoni e colori nella Natura- Musiche di Debussy e Ravel
Quando le note ispirano l’Arte
Manifestazione organizzata dal “Laboratorio musicale provinciale Francesco Andreotti”, dall’Ass. OperaExtravaganza e da AGPI, Ass. Giardini e Parchi Italiani
Nell’incantevole cornice del Giardino segreto di Vetralla, domenica 2 giugno, si è tenuto un singolare concerto dedicato alle suggestioni evocative della musica di Debussy e Ravel, eseguiti dalla particolare formazione di duo pianistico formato da Roberta Aniello e Elisa De Dominicis che hanno interpretato anche pagine solistiche. L’idea di ascoltare in modo attivo la musica coinvolgendo il pubblico in produzioni grafiche o poetiche è nata dall’intuizione di Elisa De Dominicis e di Susanna Ohtonen, presidente dell’Ass. OperaExtravaganza che dal 2005 si occupa di divulgare la conoscenza della musica lirica e classica.
All’inizio del concerto Roberta Aniello ha declamato una frase di Debussy sulla musica “fatta di colori e di tempi ritmati” secondo Debussy, la tastiera del pianoforte è divenuta quindi una tavolozza infinitamente variegata in cui il colore si è plasmato nella forma. Il pubblico intervenuto ha gradito il repertorio proposto seguendo con grande concentrazione e lasciandosi ispirare dalle note per esprimere emozioni e fantasie con versi, riflessioni e disegni. Le due pianiste hanno alternato le misteriose e arcaiche Six Epigraphes antiques dal gusto ellenizzante con la Suite Ma mère l’oye, interpretando con ricercato equilibrio timbrico e dinamico l’orientale Laideronnette, impératrice des pagodes di Ravel. I due brani tratti dalla suite Bergamasque, il maestoso Prélude e il sognante Clair de lune e gli altri due Preludi di Debussy Les sons et les parfums tournent dans l’air du soir e La danse de Puck hanno rappresentato un’isola evanescente e sospesa.
Il concerto si è concluso con un omaggio al giardino segreto, luogo del concerto, attraverso Le jardin féerique, dalla coda grandiosa grazie ai glissati ascendenti e discendenti sorretti da un’armonia semplice e solenne al tempo stesso. Il bis, voluto fortemente dal pubblico, ha scelto il Ballet tratto dalla Petite suite di Debussy. Al termine le musiciste e Susanna Ohtonen hanno interpellato il pubblico che ha illustrato le produzioni realizzate in uno scambio originale e piacevole, commentando con interesse e desiderio di approfondire le molteplici possibilità offerte dal linguaggio musicale.
Gianmaria Oroni