
Nella notte del 7 marzo, i Carabinieri della Compagnia di Viterbo, impegnati in un servizio di perlustrazione lungo la Strada Regionale Cassia, hanno arrestato in flagranza di reato due giovani residenti a Vetralla, di 22 e 19 anni, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione è stata condotta dai militari della Stazione Carabinieri di Vetralla, i quali, durante i controlli sul territorio, hanno notato un’autovettura sospetta nella zona artigianale del paese. Insospettiti dall’atteggiamento dei due occupanti, i militari hanno proceduto a un controllo del veicolo, rinvenendo un involucro in cellophane contenente circa 39 grammi di cocaina.
A seguito della scoperta, i Carabinieri hanno esteso le perquisizioni alle rispettive abitazioni degli arrestati. Nel corso dell’operazione, presso l’abitazione di uno dei fermati è stato rinvenuto un ulteriore involucro contenente circa 0,2 grammi di hashish, mentre nell’appartamento dell’altro è stato trovato un bilancino di precisione, generalmente utilizzato per il confezionamento delle dosi di stupefacente. Tutto il materiale sequestrato è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le successive analisi e accertamenti.
I due giovani, dopo le formalità di rito, sono stati posti a disposizione della competente Autorità Giudiziaria di Viterbo, che valuterà le misure cautelari da adottare nei loro confronti.
L’operazione si inserisce nel quadro delle attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti condotte dall’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e tutela per la comunità.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.