Con buona affluenza di pubblico ha preso il via il 4.01.2023 il Festival ViterboImmagine2023 Route, con l’esposizione di sei opere più la settima, che all’ultimo momento si è aggiunta con sorpresa, presso la “Galleria d’Arte Chigi” di Viterbo.
Affluenza che è proseguita con molto interesse, anche nei giorni successivi.
La Mostra rimarrà in esposizione fino al 15 gennaio 2023 come è stato comunicato dal gallerista Silvio Merlani, ospite della serata.
ViterboImmagine quale festival della “Immagine” che vuole esplorare la comunicazione con la rappresentazione Spazio-Tempo che non è il congelamento di un istante ma un susseguirsi di evidenti continuità di istanti infiniti.
L’Evento si propone di diffondere e sviluppare un nuovo linguaggio visivo, rappresentato da qualsiasi tipo di disciplina artistica, per estenderne il campo di visione che coinvolge la Spazio-Tempo.
Molto bene è stato illustrato ai presenti questo concetto, dal suo ideatore Enzo Trifolelli, Presidente dell’Associazione Culturale il “Castello” di Soriano nel Cimino, che ne ha evidenziato la diffusione.
Il linguaggio vive un costante processo di modifica per adattarsi al mondo nel quale viene usato. Si tratta del normale sviluppo di un linguaggio visivo in evoluzione, che ne contiene tre al suo interno: il primo che rappresenta il solo Spazio, il secondo il solo Tempo e il terzo, focale, è quello che contiene contemporaneamente sia lo spazio multi prospettico, sia la continuità del tempo: lo “ SpazioTempismo”.
Da sempre all’interno di una società, il linguaggio dell’immagine è un elemento culturale potentissimo. Infatti il linguaggio dell’immagine non è soltanto un insieme di figure o elementi grafici che servono a descrivere il mondo, ma è uno “strumento” che crea il mondo stesso perché è possibile pensare, rappresentare e parlare, solo di ciò che si conosce attraverso il linguaggio. Con nuovi modi espressivi si comunica e si crea ancor di più.
Un linguaggio che non si modifica è un linguaggio morto, e un linguaggio che non abbraccia l’“arte”, è un linguaggio che altro non fa che descrivere il mondo chiuso nel passato.
Molto puntuale e istruttivo è stato l’intervento di Giampiero Ascoli, Direttore del Centro Studi e Ricerca della Tuscia, che con dovizia di particolari, coadiuvato da un cartellone esplicativo, ha spiegato la collocazione dello “Spazio-Tempo” tra le diverse discipline artistiche, ripercorrendo i periodi storici passati.
Al Vernissage è intervenuta Elena Agnani, Assessore alle Economie e Risorse Finanziarie del Comune di Viterbo, che non ha nascosto il proprio entusiasmo per la manifestazione programmata e che ha promesso agli organizzatori, la diffusione della stessa sul territorio.
Le opere esposte hanno riguardato diverse discipline artistiche quali: digitalArt, Fotografia, Installazioni, dipinti ed altro. Tanto è stato l’interesse riscosso per le opere esposte che ne sono state chieste le singole quotazioni.
Gli autori, di cui alcuni presenti all’evento, Paola Ermini di Roma, Giampietro Sergio di Vetralla, Stefano Cianti di Ronciglione, Alessandro Scannella di Roma, Alessia Clementi di Soriano nel Cimino e Sergio Barbi di Roma, sono gli Artisti che avvicinano il mondo attraverso la loro sensibilità creativa con il concetto SpazioTempistico che esplora e avvolge gli elementi.
Questo è una novità nella soluzione dell’immagine, è un “nuovo” nel quale emergono nuove tensioni, linee che conducono, dematerializzazioni, distruzioni e re-materializzazioni, nuovi ritmi, stati d’animo e nuova visione onirica. Questo interagire genera un nuovo “gesto” e quindi un nuovo “segno”, che moltiplica i soggetti dando loro una vita “altra”.