ARCI Viterbo e Associazione Erinna, in collaborazione con la rete Antitratta della Tuscia, promuovono un incontro a Viterbo, nella Pensilina del Sacrario dalle 15,30 alle 19,00 nello spazio del mercatino di Tuscia in BIO.
La tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento lavorativo e sessuale, nonostante le azioni di contrasto messe in atto negli ultimi anni, non accenna a diminuire, colpendo un numero crescente di uomini, donne e bambini. Riguarda tutti i settori economici, tra cui il lavoro domestico, i settori non regolamentati e l’economia informale. Le istituzioni Europee hanno promosso norme e programmi per aiutare gli Stati ad affrontare la tratta di esseri umani.
Sono almeno 50 milioni i moderni schiavi nel mondo, persone costrette a un lavoro o a un matrimonio forzato, che non possono rifiutare a causa di minacce, violenza, coercizione, inganno o abuso di potere. Il numero è aumentato significativamente negli ultimi cinque anni e nel 2021 era di 10 milioni in più rispetto a quanto registrato dalle stime globali del 2016. Ovviamente le maggiori vittime sono donne e bambini.
La schiavitù moderna è presente in quasi tutti i paesi del mondo e non conosce frontiere etniche, culturali o religiose, tanto che più della metà (52 per cento) del lavoro forzato e un quarto di tutti i matrimoni forzati si concentrano nei paesi a reddito medio-alto o alto. I lavoratori migranti hanno una probabilità più che tripla di essere sottoposti a lavoro forzato rispetto ai lavoratori adulti non migranti.
Politiche e normative nazionali efficaci sono fondamentali, ma i governi da soli non riescono a debellare il fenomeno. Le norme internazionali forniscono una base solida ed è necessario un approccio che coinvolga tutti gli attori in campo. I sindacati, le organizzazioni dei datoriali, le organizzazioni della società civile e i cittadini hanno tutti un ruolo fondamentale da svolgere.
Il lavoro forzato in settori diversi dallo sfruttamento sessuale commerciale rappresenta il 63 per cento di tutto il lavoro forzato, mentre lo sfruttamento sessuale ai fini commerciali rappresenta il 23 per cento. Quasi quattro su cinque delle persone vittime di sfruttamento sessuale ai fini commerciali sono donne o ragazze. Quasi uno su otto di tutti i lavoratori forzati sono bambini (3,3 milioni) e più della metà di essi sono vittime di sfruttamento sessuale a fini commerciali.
L’incontro a Viterbo vuole essere un’occasione per far incontrare gli attori che a vario titolo sono impegnati da anni nelle azioni di contrasto alla tratta e allo sfruttamento lavorativo e sessuale per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni competenti al fine di rendere sempre più efficaci le azioni di contrasto.
Aderiscono
Arci solidarietà Viterbo SRL Impresa Sociale, AUCS onlus, Casa diritti sociali Tuscia, Slow food condotta VT, FLAI Cgil VT, UILA UIL VT, PerCorso Sindacato studentesco Unitus
Per Arci
Sergio Giovagnoli