Nel 2013, si insediava Zingaretti.
Ereditava un debito di 9,5 miliardi dalla precedente amministrazione Storace.
Per “sanare il debito”, è seguita una politica devastante per i cittadini: 38 ospedali pubblici, di cui 20 nella capitale e 18 nelle province, chiusi; tagliati 7mila posti letto.
E la regione, sotto Nicola Zingaretti e Alessio D’Amato, non è migliorata, anzi.
Riguardo alle liste di attesa, la Procura della Corte dei Conti rileva ancora una volta una forte criticità.
Nel 2018, la Regione Lazio risulta essere la peggiore nel campo sanitario, con 16 ospedali chiusi negli ultimi otto anni.
All’atto della richiesta, i tempi di attesa per una visita o esame sono lunghissimi nel pubblico. Brevissimi, anche in giornata, nel settore privato.
Questo spinge il cittadino a rivolgersi alle strutture private, il che non è un problema per le classi più abbienti; diventa però devastante per quelle più in difficoltà.
Molti rinunciano alle cure e alle visite mediche.
Secondo un rapporto ANAC, in media le Regioni pagano i farmaci il 48% in più rispetto ai prezzi di riferimento stabiliti, per una maggiorazione di un miliardo centotrenta milioni di euro!
L’ 80% di questa ”regalia” alle multinazionali del farmaco è distribuita su 20 farmaci (tra cui quelli più banali come l’acqua ossigenata o il paracetamolo).
La Regione Lazio naturalmente riesce a primeggiare in termini di spesa assoluta anche in questa classifica con 176 500 000 di euro spesi in più del dovuto (56,6% rispetto alla media nazionale del 48%).
L’emigrazione sanitaria verso gli ospedali delle regioni vicine, Umbria e Toscana, è arrivata a livelli altissimi, con un aumento dei costi esorbitante.
Questi sono i risultati delle presidenze Storace, Polverini, e Zingaretti.
La sanità pubblica nella nostra regione è devastata, curarsi è diventato ormai un lusso, visto che tutte le principali visite e analisi sono a pagamento.
E questo accade nella Regione che ha l’addizionale Regionale IRPEF più alta d’Italia, aumentata nel 2023 proprio per far fronte ai costi della sanità.
NOI DI UNIONE POPOLARE VOGLIAMO INVECE UNA SANITÀ PUBBLICA ED ACCESSIBILE A TUTTI, UN SISTEMA SANITARIO DOVE PAZIENTI E LAVORATORI SIANO LA PRIORITÀ, VOGLIAMO DIRE BASTA ALLE REGALIE FATTE AI PRIVATI E CREDIAMO CHE GLI INVESTIMENTI VADANO FATTI PER LE STRUTTURE PUBBLICHE.
La sanità pubblica e gratuita è un DIRITTO COSTITUZIONALE !
Il 12 e 13 febbraio abbiamo l’opportunità di mandare a casa chi ha ridotto così il nostro sistema sanitario, non lasciamoci scappare l’occasione.
VOTIAMO UNIONE POPOLARE!.
I candidati
Roberta Leoni
Massimo Ranucci – Stromberg
Armando Di Marino
Emanuela Petrolati