I carabinieri della Stazione, durante il servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto un trentenne di nazionalità italiana, per aver violato la misura della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno in un comune del viterbese, alla quale era stato sottoposto, lo scorso aprile, dalla Corte di Appello di Roma, per il reato di atti persecutori nei confronti della compagna. La misura era stata comminata dal quel tribunale a causa delle ripetute trasgressioni al divieto di avvicinamento nei confronti della ex compagna, residente a Roma, motivo per cui era stato disposta la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza (nel viterbese).
Nonostante ciò i carabinieri di Monterosi lo hanno sorpreso nel loro territorio senza giustificato motivo ed in considerazione di questa ennesima violazione al provvedimento del giudice è scattato l’arresto nei suoi confronti e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il presente comunicato viene autorizzato dalla Procura della Repubblica di Viterbo atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.