I Carabinieri della locale Stazione, supportati dai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Viterbo, hanno portato a termine un’operazione grazie alla quale hanno denunciato un 34enne del posto per indebita percezione dell’assegno di inclusione.
Le indagini hanno permesso di accertare che l’indagato aveva fornito alle autorità informazioni false sulla composizione del proprio nucleo familiare e aveva omesso di comunicare di essere sottoposto a una misura cautelare. Tali omissioni lo rendevano non più idoneo a beneficiare del sussidio economico.
L’erogazione del beneficio è stata immediatamente sospesa. I carabinieri hanno quantificato in cinque mensilità l’importo complessivo indebitamente percepito dall’uomo, pari a circa 3.000 euro.
L’importanza dell’operazione va oltre il singolo caso, sottolineando l’importanza dei controlli a tutela delle risorse pubbliche e per garantire che i benefici siano erogati a coloro che ne hanno realmente diritto.
Il presente comunicato viene condiviso dalla Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva |