
Spesso le truffe funzionano perché fanno leva sulle reazioni emotive. Poco tempo fa alcuni uomini, dopo essersi qualificati come dipendenti delle Poste e aver prospettato l’eventualità di un accesso abusivo ai conti correnti, hanno ottenuto ingiusti profitti a danno di più persone. Nelle prossime righe tutti i dettagli sul fatto e le raccomandazioni per evitare tentativi di frode.
Correntisti truffati, la vicenda
Risale a qualche mese fa l’arresto di tre uomini tra Falciano del Massico (CE) e Napoli, effettuato dai carabinieri di Sessa Aurunca previa ordinanza del GIP di Santa Maria Capua Vetere. L’accusa è di truffa ai danni di alcuni titolari di conti correnti postali residenti tra Catania, Viterbo e Verona.
Raggiunti tramite un recapito telefonico riconducibile a una delle filiali delle Poste, i malcapitati sono stati informati di un tentativo di accesso abusivo (rivelatosi poi fasullo) all’account con disposizione di un bonifico a favore di terzi. A quel punto i criminali hanno invitato le vittime a seguire le istruzioni di un SMS finalizzato al blocco dell’operazione, inviato di lì a poco. Tuttavia, le indicazioni hanno portato all’esecuzione di vere transazioni verso un conto corrente intestato a uno degli indagati, per un totale di più di 6.500 €.
Frodi telematiche, ecco come difendersi
Privati e aziende sono sempre a rischio di frodi, ma evitare di essere truffati è possibile adottando qualche cautela in più. Il primo consiglio è quello di non rispondere mai a numeri sconosciuti o non memorizzati in rubrica se non dopo un’accurata verifica: per eliminare ogni rischio è bene lasciare il proprio recapito telefonico a persone fidate.
Un altro accorgimento importante consiste nel non aprire allegati, link, foto o video di provenienza ignota. Questi elementi, infatti, possono nascondere malware o virus progettati per rubare dati personali, infettare il dispositivo o addirittura bloccarlo fino al pagamento di un riscatto (ransomware). Anche dare uno sguardo all’ortografia è fondamentale: la presenza di errori grammaticali, refusi o frasi sgrammaticate – specialmente se ripetuti – nei contenuti ricevuti va considerata un campanello d’allarme, poiché spesso è indice di tentativi di phishing o messaggi inviati da mittenti fraudolenti.
Un altro aspetto cruciale è il livello di protezione del proprio dispositivo. Per questo è consigliabile installare un antivirus, così da garantire una difesa completa contro le principali minacce online. Un software ben progettato non si limita a rilevare e bloccare virus, ma offre anche protezione durante la navigazione, blocco dei siti malevoli, rilevamento di comportamenti sospetti, firewall integrato, protezione contro il furto d’identità e persino VPN per una connessione più sicura. A tal proposito, hdblog ha pubblicato una guida aggiornata che aiuta a individuare il migliore antivirus in circolazione, basandosi su criteri di efficacia, affidabilità e facilità d’uso.
Inoltre, è utile rimuovere il proprio numero di telefono da elenchi pubblici, riducendo così la possibilità di essere contattati da truffatori o operatori fraudolenti. Prestare attenzione ai messaggi che inducono un senso di urgenza è altrettanto fondamentale: spesso, frasi come “azione immediata richiesta”, “il tuo account sarà bloccato” oppure “hai vinto un premio, clicca qui per ritirarlo” sono strumenti psicologici utilizzati per spingere l’utente ad agire impulsivamente, senza riflettere.
Altri consigli utili includono l’attivazione dell’autenticazione a due fattori (2FA) ove possibile, l’utilizzo di password complesse e diverse per ogni account, e l’aggiornamento regolare di software e sistemi operativi, in modo da correggere eventuali vulnerabilità sfruttabili dai cybercriminali. Anche evitare di condividere troppe informazioni personali sui social media può contribuire a limitare i rischi, poiché i truffatori spesso raccolgono dati dai profili pubblici per rendere più credibili i loro attacchi.