I rappresentanti dell’Amministrazione Comunale di Tarquinia presenti al “The Lenses Project”, ospiti del CREA, per il quinto Plenary Meeting Lenses/Rexus che si è svolto in Grecia nella città di Larissa dal 7 al 10 Novembre scorso. Per il Comune di Tarquinia, città pilota per l’Italia nel progetto LENSES, che vede coinvolti 6 paesi del bacino del Mediterraneo, era presente il vicesindaco Luigi Serafini, nella sua veste di assessore all’agricoltura, che ha seguito il progetto del CREA sin dal suo avvio nel 2021.
Un progetto che vede coinvolte località con spiccata vocazione agricola insistenti nei paesi del bacino del Mediterraneo, quali Italia, Spagna, Grecia, Cipro, Giordania e Israele. Per l’Italia è stata individuata Tarquinia, quale realtà rappresentativa tanto per la sua tradizione agricola quanto per la sua particolare conformazione geografica. L’estensione territoriale che caratterizza i territori tarquiniesi ne fanno uno dei comuni più grandi d’Italia, l’ubicazione sul mare, con importanti corsi d’acqua che ne percorrono le vallate e la morfologia dei terreni, lo caratterizzano e rendono peculiare anche per la presenza di un’eccezionale biodiversità qui racchiusa.
Il progetto LENSES, a cui oltre ai ricercatori del CREA hanno partecipato anche i loro omologhi del CNR, ha come obiettivo quello di migliorare la comprensione delle interazioni tra Acqua, Energia, Cibo e Clima (WEFC Nexus) per la sicurezza delle risorse naturali e lo sviluppo sostenibile.
L’approccio Nexus nasce dalla consapevolezza che l’acqua, il settore energetico, il settore agricolo e gli ecosistemi naturali presentano forti interconnessioni e che, seguendo un approccio settoriale tradizionale, il tentativo di raggiungere la sicurezza delle risorse naturali in modo indipendente spesso mette in pericolo la sicurezza di uno o più degli altri settori. Nell’ultimo decennio sono stati fatti sforzi significativi per migliorare la comprensione del Nesso Acqua-Energia-Cibo.
Il progetto LENSES (LEarning and action alliances for NexuS EnvironmentS) mira a concretizzare il concetto di WEF Nexus nell’area mediterranea e a tradurre le considerazioni concettuali in soluzioni pratiche, riducendo gli impatti e i rischi sugli ecosistemi dipendenti dall’acqua, oltre a fornire gli strumenti per migliorare la distribuzione e l’utilizzo della risorsa idrica, ad aumentare la sicurezza alimentare, preservando gli ecosistemi e aiutando l’adattamento ai cambiamenti climatici nella regione mediterranea.
I primi risultati dello studio fatto su Tarquinia, a cui hanno partecipato come stakeholder i principali attori agricoli del nostro territorio (Comune, Consorzio di Bonifica, Biodistretto MET, Università Agraria, scuola, cooperative e aziende agricole), sono stati presentati lo scorso maggio alla fiera di Tarquinia e saranno oggetto di un nuovo dibattito agli inizi del 2024.