Prorogata al 14 settembre “Poliedrogenesiosmosi” dello scultore Claudio Capotondi a palazzo Vitelleschi. La mostra ben si articola nel cortile e nel loggiato del secondo piano del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, che continuerà ad ospitare, considerato il positivo riscontro da parte del pubblico, fino al termine dell’estate una significativa selezione di opere dell’artista: dalle sculture in porfido alla serie di poliedri realizzati in PVC e ai disegni, che evidenziano la costante ricerca artistica dello scultore.
Capotondi è un artista di fama internazionale e l’esposizione è un omaggio alla sua città natale, con cui, come lui stesso afferma, non ha mai avuto un rapporto significativo in passato: un messaggio quindi di riconciliazione che parte da uno dei luoghi simbolo di Tarquinia. Un prezioso catalogo edito da Archeoares edizioni, è disponibile con un contributo minimo presso la sede della Società Tarquiniense d’Arte e Storia (Stas), a palazzo dei Priori.
“Poliedrogenesiosmosi” è promossa dalla Stas, con il sostegno del Ministero della Cultura, il patrocinio della Presidenza e dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio, del Comune di Tarquinia, del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia, e il contributo della BCC Roma Gruppo BCC ICCREA.