Giusto il tempo di fare il giro del web, e la scritta razzista e antisemita comparsa nottetempo sul muro di un parcheggio (scritta tracciata come al solito con incerta ortografia, e che prende di mira stavolta la neoeletta segretaria nazionale del PD) è stata prontamente cancellata dagli addetti del Comune. Verosimilmente, gli autori sono i soliti ignoti che di tanto in tanto a Viterbo celebrano fascismo e nazismo, infangano la memoria della Resistenza su cui si fonda il Paese, stuprano e picchiano. Noi, che siamo da sempre per l’uguaglianza, l’universalità reale dei diritti e l’antifascismo, condanniamo questa manifestazione vigliacca e cialtronesca di misoginia razzista. Ma ci chiediamo anche: le scelte politiche sciagurate sulle politiche migratorie; il revisionismo storico; le scelte derisorie contro il femminismo e il “politicamente corretto” (“il presidente” donna; l’anti-antifascismo; “partire è un po’ morire”) – siamo sicuri che tutto ciò non abbia niente a che fare con il clima d’impunità di cui pensano di godere gli autori di queste scritte vergognose? E coloro che oggi a Viterbo condannano sdegnati quel gesto, dov’erano negli ultimi vent’anni, mentre a Viterbo si susseguivano violenze e intimidazioni a carattere marcatamente neofascista? Possono davvero dire che “non li hanno visti arrivare”?
Rifondazione Comunista (Sinistra Europea) – Federazione provinciale di Viterbo
Unione Popolare – Viterbo