Se nell’antichità la lingua più diffusa era il latino, nell’epoca attuale e in particolare a partire dal Secondo Dopoguerra l’inglese ha preso il suo posto. Oltre a essere l’idioma ufficiale in circa 58 Stati, è il secondo più parlato in minimo altri 15; insieme allo spagnolo e al cinese risulta quello maggiormente diffuso su scala planetaria.
Conoscere l’inglese è imprescindibile in diverse professioni e si rivela qualcosa di particolarmente utile persino per molteplici attività del tempo libero, come viaggiare oppure guardare film e serie tv in lingua originale.
Il modo migliore per prendere confidenza con non solo le espressioni del linguaggio ma anche le sue manifestazioni culturali – due fattori tra loro intrinsecamente connessi – è, e su questo non ci sono dubbi, studiare inglese all’estero: dove viene utilizzato e parlato da parte di persone madrelingua. Una soluzione, inoltre, per concedersi un viaggio unico nel suo genere, capace di offrire un’esperienza a 360°, a livello relazionale e non solo.
Oggi analizziamo perché studiare l’inglese all’estero è una buona idea a qualsiasi età, da giovanissimi così come a più di cinquant’anni, coniugando divertimento, apprendimento e uno scambio che vi farà tornare con una valigia molto più pesante e appagante di quella che avevate preventivato.
Perché studiare l’inglese all’estero?
Partiamo dalla base: dov’è preferibile studiare l’inglese? Premesso che in Italia non mancano le scuole che presentano buoni standard formativi, un soggiorno all’estero permette di ottimizzare la pratica e fare passi da gigante in pochissimo tempo. Questo perché ci si trova immersi in un contesto dove si è pressoché obbligati a cimentarsi con la lingua, mettendo da parte l’italiano o qualsiasi altro idioma si padroneggi.
Inoltre, rivolgendosi a scuole private specializzate si ha la possibilità di effettuare un percorso formativo in base al proprio livello di conoscenza e insieme a persone provenienti anche da altri Paesi con competenze e caratteristiche simili.
Studiare l’inglese all’estero è, quindi, un’esperienza di apprendimento che vi garantirà risultati ottimali nel breve come nel lungo periodo, sia per quanto riguarda la lingua parlata che quella scritta. Una soluzione quanto mai interessante complice un apprendimento che passa dal divertimento.
Studiare inglese all’estero: un’occasione per scoprire nuovi Paesi
Studiare l’inglese all’estero porta con sé una buona dose di divertimento. Come mai? La ragione è semplice: si ha modo di soggiornare in Paesi con peculiarità molto diverse dall’Italia e si sa, viaggiare è di per sé un’esperienza capace di arricchire la formazione e la matrice più intima dell’individuo.
Inoltre, permette di relazionarsi con amici e persone che vivono in loco. Rispetto a un viaggio di puro turismo, in questo caso si ha la sensazione di vedere i luoghi dall’interno, partendo dalla matrice linguistica: una delle più potenti dell’identità individuale e in termini di spirito comunitario.
Conclusione
Un luogo comune piuttosto diffuso porta a pensare che apprendere l’inglese sia necessario solo quando si è giovani. Premesso che si tratta di un’ottima soluzione, ciò non pregiudica il fatto che l’esperienza possa essere fatta quando si è adulti. I vantaggi, in fondo, non sono poi così diversi a seconda dell’età, dal momento che al centro c’è sempre una crescita dell’individuo che parte dalla relazione.