Nella mattinata del 20 febbraio a Soriano nel Cimino, i Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno dato esecuzione a una perquisizione tanto minuziosa quanto decisamente fuori dal comune nell’abitazione di un pensionato sessantaseienne. Quest’uomo, noto nel quartiere per le sue fantasie di grandezza, si autoproclamava Luogotenente Carica Speciale dell’Arma e Cavaliere della Repubblica Italiana.
I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, con il supporto dei colleghi della Stazione di via Parisi, hanno scoperto che il signore era solito fare sfoggio in pubblico di inesistenti credenziali, sfoggiando uniformi e decorazioni senza aver mai messo piede in caserma, se non come visitatore. Non contento di limitarsi alle esibizioni dal vivo, il “maresciallo” pubblicava anche foto e post sui social network come “instagram” e “whatsapp”.
Di fronte a chi avesse osato dubitare delle sue affermazioni, rispondeva con l’aria misteriosa di chi ha vissuto mille vite, dicendo di aver trascorso anni nel Nord Italia, benché in effetti non fosse mai stato un appartenente alla Benemerita, bensì, da ultimo, un collaboratore di imprese private, e le sue esperienze in uniforme fossero completamente opera di fantasia al pari delle fiction che ammirava in TV, cui forse si ispirava. Martedì scorso, durante la perquisizione nella sua dimora, i Carabinieri hanno ritrovato di tutto: gradi, accessori e distintivi militari accumulati accanto a un lampeggiante a luce “blu” per autoveicolo, manette di sicurezza, parti di uniformi e persino quadri raffiguranti il “maresciallo” in uniforme, probabilmente il pezzo forte della sua collezione.
Non poteva mancare un tesserino da Carabiniere fatto in casa, ovviamente falso completo di foto e dati personali, una sorta di souvenir dell’ego smisurato del nostro protagonista. Il materiale è stato ovviamente sequestrato e l’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Viterbo per possesso di segni distintivi contraffatti, usurpazione di titoli ed onori, ricettazione e falsità materiale commessa da privato; sicuramente da oggi ha una nuova storia da raccontare.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.