Nella mattinata del 30 settembre, nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione in cui sono impegnati i Carabinieri della Compagnia di Viterbo, la Stazione di Soriano nel Cimino ha denunciato un ventinovenne di origine macedone per furto aggravato, perpetrato in due esercizi del centro storico del paese. I militari dell’Arma, ad esito di dedicati accertamenti, hanno rilevato come questi, nella notte tra il 28 e il 29 settembre scorsi, si fosse introdotto in un negozio di frutta e verdura previa effrazione della porta d’ingresso, asportando cassetto del registratore di cassa contenente 50 euro in monete, poi rinvenuto nel vicolo del Barilozzetto, presso i locali dell’ospedale in disuso. L’uomo nella circostanza avrebbe anche infranto vetrata all’ingresso di un ristorante, portando via pochi euro dal registratore di cassa ed un cellulare – rinvenuto successivamente in suo possesso.
Il presente comunicato viene condiviso dalla Procura della Repubblica di Viterbo, atteso l’interesse pubblico alla divulgazione della notizia.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.