Arci Comitato Provinciale Viterbo, esprime la propria preoccupazione relativa alla possibilità di creare un ente unico gestore di diversi parchi e aree naturali dell’Alta Tuscia, tra cui la Riserva Naturale Selva del Lamone e la Riserva Naturale del Monte Rufeno.
Di fatto l’emendamento votato martedì scorso, presso la Commissione Bilancio della Regione Lazio, porterebbe alla perdita da parte del Comune di Farnese e Acquapendente della gestione, che operano con attenzione da oltre trent’anni, delle riserve naturali.
La creazione di un sistema unico di gestione centralizzato rischia di creare un danno per le comunità locali che vivono in aree interne e marginali, le quali vedono sempre più la diminuzione di risorse e servizi territoriali. L’istituzione di un ente terzo creerebbe una distanza ulteriore tra le riserve e la popolazione locale indebolendo il senso di appartenenza e la conseguente collaborazione e partecipazione alla salvaguardia e valorizzazione dei parchi.
Ci auspichiamo inoltre che vengano ascoltate le istanze e le voci dei territori e delle comunità dei parchi che in questi anni hanno contribuito alla salvaguardia del patrimonio naturale.