Nel pomeriggio di sabato 20 maggio, nella suggestiva Biblioteca Abbaziale di San Martino al Cimino, si è svolto l’evento culturale organizzato da Tuscia Art Lab.
Il pomeriggio è iniziato con la presentazione del libro “I voli mancati” di Claudio Giovanardi. Sul palco insieme all’autore un duo di intervistatori, Giulia Marchetti, ideatrice e vera anima di Tuscia Art Lab, e Marco Rossi collaboratore entusiasta della stessa organizzazione.
Ha iniziato Giulia Marchetti con una brevissima introduzione sul progetto Tuscia Art Lab ha poi proseguito utilizzando il bellissimo prologo del libro “I voli mancati” per iniziare a porre alcune domande all’autore.
Davanti ad una sala gremita di oltre 80 attenti e interessati spettatori, Claudio Giovanardi ha riposto alle varie sollecitazioni poste da Giulia e Marco, che hanno seguito, alternandosi, lo sviluppo del libro per porre alcune domande o per chiedere alcuni approfondimenti. Il libro è diviso in quattro capitoli, ognuno contenente un singolo racconto, ma tutti correlati tra di loro da un singolare rapporto con la fortuna.
Sono quattro capitoli ognuno racconta la vita di un singolo personaggio due inventati, Giannino e Raja, e due basati su due grandi sportivi Ferruccio Mazzola e Sandro Mazzinghi. Cosa li accomuna? Come scrive sapientemente l’autore nel libro, li accomuna una Fortuna “Alleata, no. Nemica, no. Indifferente, sì, fino ad amputarsi il pollice pur di non doverlo alzare o abbassare.” Un concetto di una fortuna né favorevole né contraria ma testimone di fianco a ciascun personaggio.
Ampie e varie sono state le domande inframmezzate dalla lettura di alcuni brevi stralci del libro. Seguendo puntualmente il programma del pomeriggio, alle 18:00 è salito sul palco Giuseppe Manfridi, drammaturgo, scrittore e attore, nonché direttore artistico di Tuscia Art Lab, che ha deliziato la platea con una delle sue magistrali performance con un bellissimo testo tratto da un suo libro su Dino Zoff “Il silenzio in cima al modo” (sottotitolo “I voli di Zoff nei cieli di Spagna”). Abbiamo così sentito dalla voce intensa di Manfridi gli inizi del piccolissimo Zoff in un paesino del Friuli per seguirlo fino ai mondiali di Spagna del 1982. Il finale è stato un crescendo rossiniano con la narrazione di quel mondiale iniziato in sordina e terminato trionfalmente. L’intensità della narrazione ci ha fatto ricordare, per chi le ha vissuto quelle emozioni, o le ha fatte “vedere” per chi invece non le aveva vissute.
La performance è terminata con grandissimi applausi. Al termine Claudio Giovanardi ha firmato le copie del libro agli ammiratori, e subito dopo è seguito un aperitivo, anche questo molto gradito dai presenti.
Il prossimo appuntamento di Tuscia Art Lab sarà la seconda edizione di “Acrobazie Letterarie” a fine agosto.