“Dare nuovo slancio alla tradizione del dramma sacro che ad Orvieto ha radici antichissime, attraverso una rinnovata consapevolezza della vocazione teatrale della Città, che dai primi anni 2000 ha ospitato un gran numero di sacre rappresentazioni con una rivisitazione contemporanea nella programmazione del Festival internazionale d’Arte e Fede, ma non solo, anche grazie alla forte ricerca del Laboratorio d’Arte, Fede e Storia diretto dal prof. John Skillen e all’attività accademica del Gordon College, con il contributo dell’associazione Kamina Teatro e di Andrea Brugnera, nonché attraverso il fervente lavoro di recupero della tradizione popolare del presepe da parte di Anna Donatelli e dell’associazione Presepe&Orvieto, nella suggestiva cornice del quartiere medievale e dei giardini di S.Giovenale. A questo si aggiungono altre iniziative e produzioni importanti come la realizzazione dell’opera “La Buona Novella” di Fabrizio de Andrè ad opera del maestro Stefano Benini e della Corale Vox et Iubilum ed altri interessantissimi spettacoli ospitati dal Teatro Mancinelli, come il recente Santo Piacere di Giovanni Scifoni e altre attività teatrali partorite nel grembo della nostra città” – afferma il direttore del Festival Alessandro Lardani. Serve una convergenza comune e il sostegno di tutti, del Comune di Orvieto, della Chiesa e di tutte le Istituzioni, oggi come allora committenti di un’arte capace di parlare alla società del nostro tempo, per creare un laboratorio permanente di Teatro del Sacro.
E si chiamerà “Strangers and other angels. Stranieri ed altri angeli”, ispirandosi ad un passaggio della Bibbia, il nuovo spettacolo che – speriamo – possa vedere la luce in occasione del Giubileo del 2025. Lo ha annunciato Karin Coonrod, regista della Compagnia de’ Colombari, ospite del primo incontro della 17esima edizione del Festival Internazionale d’Arte e Fede tenutosi al Museo Emilio Greco, che nel 2004-2005 e 2006 guidò l’indimenticabile esperienza itinerante di “Laude in Urbis – The Road to Emmaus”, (https://www.youtube.com/watch?v=kMwDXHeCdpc&feature=youtu.beuna) rivisitazione dei Mystery Plays medievali in chiave contemporanea attraverso le vie, le piazze, le chiese e i sagrati della città di Orvieto. “L’anno prossimo – ha affermato la regista – ricorrerà il ventesimo anno della Compagnia de’ Colombari, nata proprio qui ad Orvieto. Questo nome è ispirato ai colombari di tufo che sono un po’ come le finestre di New York. Siamo tutti insieme, ma manteniamo anche la nostra solitudine. Ad Orvieto abbiamo utilizzato l’architettura della città per farne un palcoscenico internazionale e interculturale, per celebrare la presenza di Dio che cammina con noi lungo la strada, come con i discepoli di Emmaus. Questa bellezza della città in ogni suo angolo, libera anche se per una sola notte dalle automobili e piena di vita, nel senso sia umano che biblico, ci attende ancora”.
E l’attesa del Festival organizzato dall’Associazione Culturale “Iubilarte”, in collaborazione con il Comune di Orvieto, la Diocesi di Orvieto-Todi, il Capitolo della Cattedrale, l’Opera del Duomo, la Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, il Gal Trasimeno-Orvietano, BCC Banca Centro Toscana Umbria e Vittoria Assicurazioni, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Italiana, intanto, è tutta per l’appuntamento di sabato 3 giugno alle 18.30 all’Auditorium “Gioacchino Messina” di Palazzo Coelli. Qui sarà proiettato il cortometraggio già candidato all’Oscar “Le Pupille” di Alice Rohrwacher, favola breve che racconta l’innocenza dell’infanzia, basata su un’idea originale del regista messicano Alfonso Cuarón, qui anche produttore, in collaborazione con Esperanto Filmoj e Gabriela Rodriguez, insieme a Carlo Cresto-Dina per Tempesta, che ha già prodotto tutte le fortunate pellicole della regista Alice Rohrwacher, attualmente impegnata a Cannes con il nuovo film, “La Chimera”, e che tornerà ad “Arte e Fede” per dialogare con Sergio Perugini, segretario della Commissione Film della CEI. Altre proiezioni sono in programma nella Sala Eufonica della Nuova Biblioteca Pubblica “Luigi Fumi”.
Si inizia mercoledì 31 maggio alle 16 con “Godland” di Hlynur Pálmason e si prosegue giovedì 1° giugno sempre alle 16 con “Chiara” di Susanna Nicchiarelli. Entrambe le pellicole saranno introdotte dal critico cinematografico Valentino Saccà. Posti fino ad esaurimento, prenotazioni telefoniche tramite WhatsApp al numero 348.7946373. In visione giovedì 1° giugno alle 21 all’Auditorium della Fondazione “Cuore di Padre. La silenziosa potenza di San Giuseppe”.
Ph Credits: MassimoAchilli
Per ulteriori informazioni: www.festivalartefede.it