
Sotto l’occhio vigile di sindaca e assessori, e non senza un’adeguata copertura mediatica, un contingente di duecento agenti ieri ha sgomberato cinque abitazioni nelle case Ater del quartiere San Faustino a Viterbo.
Le modalità esagerate dell’operazione rispetto all’obiettivo e, in modo particolare, l’esposizione mediatica che l’amministrazione comunale ha cercato, suscitano più di qualche perplessità.
Come associazione che opera sul territorio non possiamo non notare che un’operazione come quella di ieri, con un dispiego imponente di forze dell’ordine, sembra più funzionale al tentativo di recupero di consensi che alla risoluzione strutturale dei problemi e alla prevenzione delle eventuali situazioni di illegalità e abuso. In fondo la necessità di fare intervenire le forze di polizia con quello che la stampa locale ha chiamato “maxiblitz” segnala più un fallimento della politica che un suo successo.
Il problema della casa, in una città in cui manca persino un luogo pubblico dove le persone senza casa possano trovare rifugio, non trova risposte nella politica dell’amministrazione comunale e questa operazione, comunque la si voglia giudicare, non contribuirà a risolvere una delle questioni politiche e sociali più urgenti, per il presente e soprattutto per il prossimo futuro.