Alla fine è stato incastrato dagli uomini della Polizia di Stato della Squadra Mobile. Nel pomeriggio odierno i poliziotti hanno eseguito l’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. di Viterbo, nei confronti di S.V., classe 1987, resosi responsabile di furto aggravato, per aver rotto il finestrino di una macchina in sosta, assicurandosi la refurtiva.
Questo è stato solo uno dei tanti episodi che già dalla metà di gennaio scorso si sono verificati a Viterbo ai danni di auto in sosta, per lo più nei parcheggi adiacenti a centri sportivi o ricreativi pomeridiani, sempre con la stessa dinamica: finestrino spaccato e fulminea asportazione di borse e quant’altro fosse riposto all’interno del veicolo.
Gli uomini della Squadra Mobile di Viterbo, inizialmente sulla base delle informazioni fornite dalle vittime dei furti, si mettevano alla ricerca dell’autore e, analizzando numerose telecamere, pubbliche e private, riuscivano a recuperare le registrazioni di un impianto di videoregistrazione interno ed esterno a una delle auto colpite dal ladro.
Dalle registrazioni si è potuto notare chiaramente che l’arrestato, dopo essere sceso dalla propria vettura si avvicinava alla macchina presa di mira parcheggiata, rompeva il finestrino con un punteruolo e, infine, rubava quanto riposto all’interno dell’abitacolo, in particolare, una borsa contenente circa 800€ in contanti. Le conseguenti indagini permettevano di appurare che il soggetto per commettere i furti utilizzava una targa contraffatta. Ricorrendone i presupposti veniva effettuata una perquisizione domiciliare nell’abitazione dello stesso dove venivano recuperati i vestiti utilizzati dall’uomo nonché dei pacchetti di monete, ancora con la confezione della banca, tutto riconosciuto dai proprietari dell’autovettura. sono in corso ulteriori approfondimenti al fine di verificare il coinvolgimento dell’arrestato in altri episodi simili verificatisi in citta’.
L’indagato è stato arrestato in fase di indagine preliminare, fatto salvo il principio della presunzione di innocenza.