Nella giornata del 14 febbraio, i Carabinieri della Compagnia di Montefiascone con l’ausilio del Nucleo elicotteri di Roma Urbe davano corso ad un servizio coordinato volto alla prevenzione dei reati in materia di sostanze stupefacenti con particolare riferimento all’odioso fenomeno dello spaccio nelle aree boschive.
Nel solco delle disposizioni impartire dal Comando Provinciale di Viterbo, volte ad implementare i servizi di prevenzione e di perlustrazione del territorio della provincia mediante il ricorso alle varie componenti specializzate dell’Arma dei Carabinieri, personale delle Stazioni di San Lorenzo Nuovo e Grotte di Castro, nel sorvolare le zone boschive, oramai note per lo smercio al dettaglio di stupefacenti ad opera di bande senza scrupoli di nord africani, individuava un autovettura sospettata di aver appena acquistato droga.
Nel corso del sorvolo della località Pian di Stella, i militari dall’alto, individuavano un’autovettura ferma a bordo strada dal quale scendeva un uomo per recarsi nella fitta vegetazione con il probabile intento di acquistare droga. Gli occupanti dell’autovettura, avvedutisi della presenza del velivolo militare in sorvolo, si davano a precipitosa fuga a bordo dell’autoveicolo innescando un rocambolesco inseguimento ad alta velocità per le verdi campagne di Grotte di Castro.
Gli occupanti, al fine di far perdere le loro tracce ed eludere l’elicottero non esitavano a percorrere ad altissima velocità strade extraurbane ed urbane, mettendo seriamente in pericolo l’incolumità dei passanti che hanno commentato sgomenti l’accaduto.
Il coordinamento del velivolo con le pattuglie dell’Arma delle stazioni di Onano e Grotte di Castro, con una collaudata operazione a tenaglia (il convergere di più pattuglie da più direzioni.) consentiva di bloccare l’auto con a bordo i sospettati. Le perquisizioni davano esito positivo, in quanto veniva rinvenuta la droga, gettata dai fuggiaschi nel vano tentativo di disfarsi delle prove. All’atto del controllo veniva trovato a terra, gettato durante la fuga, un involucro in cellophane contenente gr, 1 di cocaina nonché una pipetta artigianale in alluminio, e materiale vario per il taglio dello stupefacente, il tutto sottoposto a sequestro. I soggetti fermati risultavano essere due donne ed un uomo. Non facili le operazioni condotte dai militari; i tre, tutti con pregressi problemi con la giustizia, annoverano precedenti per reati in violazione della legge sugli stupefacenti. Denunciati a piede libero per le ipotesi di resistenza a pubblico ufficiale, per ora le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Viterbo, proseguono serrate al fine di approfondire le dinamiche dietro la pericolosa fuga nonché scoprire ulteriori elementi chiarificatori relativi alla droga. Le attuali proliferazioni di nuove droghe, sempre più forti, nonché le modalità dell’evento, inducono gli inquirenti a ritenere che si possa essere di fronte ad un tentativo di produzione artigianale di crack.
Il presente comunicato viene diffuso con l’autorizzazione della procura della Repubblica id Viterbo, stante l’interesse pubblico alla diffusione della notizia
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.