Con grande sgomento, ho appreso tramite gli organi di stampa il comunicato delle segreterie sindacali FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL, UILTEC-UIL che sembrano voler attribuire alla mia persona dichiarazioni di discredito nei confronti dei dipendenti della società Talete, in relazione al trasferimento del servizio idrico integrato all’azienda.
Vorrei chiarire con fermezza che, come sindaco, e ancor prima come persona, sono sempre stato rispettoso nei confronti dei lavoratori e dei dipendenti, a prescindere dalla loro appartenenza ad aziende specifiche o dalle difficoltà a queste legate.
Il mio impegno, sia come rappresentante delle istituzioni sia nella vita quotidiana, è sempre stato improntato al rispetto e alla valorizzazione del lavoro di chiunque si impegni con serietà e dedizione nel proprio ruolo. Non vi è mai stato, né mai vi sarà, alcun intento offensivo nei confronti di chiunque.
Mi sfugge pertanto la base di tali affermazioni, che ritengo frutto di un significativo errore di interpretazione. È più che probabile che vi sia dietro una strumentalizzazione da parte di chi, per fini politici o dirigenziali, ha voluto indirizzare i sindacati su un terreno inesistente, cercando di far passare per verità notizie infondate.
Verrebbe quasi spontaneo chiedersi quali interessi le sigle sindacali abbiano inteso tutelare con questa nota, giacché malamente estesa confondendo arbitrariamente la libera critica dell’operato di una governance nominata dalla politica con il lavoro di onesti dipendenti. Il Comune di Bagnoregio ha sempre preso posizioni di difesa dei propri cittadini e dei loro interessi, in un’ottica di coerenza e impegno costante.
Non tollererò che vengano travisate né le intenzioni né le azioni di questa amministrazione, che ha sempre agito con lealtà, correttezza e chiarezza. Non permetterò a nessuno di manipolare la realtà con basse strumentalizzazioni politiche. Bagnoregio non si farà intimidire da chi, per scopi personali o provinciali, cerca di coinvolgere ingiustamente i lavoratori e i dipendenti in dinamiche che non li riguardano affatto. Rispettiamo il lavoro degli altri e impariamo dalla serietà di chi quotidianamente si impegna per il bene comune. È questa la vera cultura del lavoro, e non le polemiche sterili che alcuni continuano ad alimentare in questa provincia.