Grazie al provetto ornitologo aquesiano Francesco Barberini che presso il Comune di Capodimonte (ex Scuderie Farnese) ha presentato i risultati del monitoraggio sull’avifauna. 76 le specie rilevate. 30 nidificanti cui 16 non passerifomi e 14 passeriformi. 20 svernanti ma non nidificanti.
Tra i Passeriformi nidificanti la Taccola Corvus Monedula, la Capinera Sylvia atricapilia, la Cinciallegra Parus major, il merlo Turdus merula, ed io Fiorrancino Regulus ignicapillia. 10 fanno parte della Direttive CEE concernente la conservazione. Nitticora, Garzetta, Cormorano e Falco Pellegrino i 4 nidificanti. 19 in quella da proteggere dal rischio estinzione. Tra le nidificanti Germano reale, Rondone Comune e Folaga. Presenti ma assolutamente da proteggere Gabbiano comune, Balestruccio, Lui verde, Regolo, Passera scopaiola. Pispola, Moriglione, Svasso cornuto, Piro Piro piccolo, Biancone, Picchio muraiolo, Canapiglia.
Tra i risultati più rilevanti la presenza di una garzaia presente in una colonia di ardeidi e cormorani nidificanti. Non rilevata la presenza nidificazione Airone cenerino. Censite 130 coppie di Cormarano, circa 220 di Airone guardabuoi. Circa 160 di nitticora e 15 coppie di Garzette. Particolarmente affollata nidificazione presso il Monte Tabor. Nidificazione per il Fistione turco. Molto rilevante quella del Gabbiano Reale e del Falco Pellegrino. Presenti una colonia di Taccole. Areale di svernamento per il Moriglione, la Moretta, l’Alzavola, lo Svasso maggiore e piccolo, il Gabbiano, la Straloga mezzana, Solo di passaggio Biancone, Balia del collare, Lui bianco e verde.
“Questo lavoro di Francesco”, ha sottolineato nel proprio intervento il Direttore della Riserva Naturale Monte Rufeno Dottor Massimo Bedini, “sostenuto dalla Famiglia Rovati, spero sia il primo di una serie di ricerche e monitoraggi sull’isola e sull’ambiente circostante. Perchè la divulgazione scientifica è uno degli elementi fondamentali contro la devastazione ambientale. Il suo saper raccontare tutto in maniera facile e comprensibile, il suo dialogare con un ampia platea di soggetti (bambini, adolescenti, adulti), fa di Francesco personaggio necessario per sensibilizzare alla difesa dell’ambiente. Con questo lavoro questa stupenda isola può iniziare serenamente ad incamminarsi verso la trasformazione in uno scrigno di biodiversità e ricchezza naturalistica. Non posso che augurare ai proprietari di continuare a gestirla rispettando l’ambiente ed il patrimonio culturale. Permettendo ai visitatori di vivere questo patrimonio in maniera sostenibile”.
Seconda tappa presentazione domani pomeriggio (NDR Mercoledì 20 Dicembre) presso l’Università della Tuscia. Appuntamento alle ore 15.00 presso l’aula blu “Perone Pacifico”.