Nella mattinata del 3 luglio, a Viterbo, in piazzale Gramsci, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viterbo hanno tratto in arresto in flagranza un trentunenne romano, ritenuto responsabile di rapina ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento. Il giovane, a bordo di un treno regionale che percorre la tratta compresa tra Roma ostiense e Viterbo Porta Romana, ha sottratto la somma di 180 euro, 2 carte bancomat, cellulare e carica-batterie asportandole dalla borsa di un passeggero, minacciando poi la vittima, una volta vistosi sorpreso, per guadagnarsi la fuga.
Giunto a Viterbo, con una delle carte oggetto di furto, avrebbe acquistato prodotti di tabaccheria da una rivendita locale. Fermato l’uomo, i Carabinieri hanno recuperato la refurtiva.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.