Pensavamo di partecipare ad una cena conviviale, e invece l’invito – spostato all’ultimo minuto da un luogo pubblico alla casa privata – nascondeva una volontà premeditata di registrare conversazioni e stravolgerne il senso per seguire un chiaro disegno politico.
Ho preso visione questa mattina del comunicato del Consigliere Bruzziches, che ha reso le proprie dichiarazioni riferendo e virgolettando passaggi di una cena conviviale privata, risalente al 26 settembre scorso, di cui sembrerebbe esserci l’ennesima registrazione non preannunciata. Frasi pronunciate non in una sede pubblica o ufficiale, quindi, bensì durante una cena tra amici nella quale non è prevedibile che i commensali registrino i loro colloqui.
Il semplice fatto che il Consigliere Bruzziches abbia provveduto a registrare il nostro colloquio mi fa ritenere che vi era da parte sua già un preciso intento di poterne farne un uso politico a mio discapito.
Nel comunicato si riportano frasi singolarmente estrapolate e prive di riferimento all’effettivo contesto, ossia una cena, fra pizza e birra, in cui serenamente si affrontavano anche temi locali. Chi, in una cena, in un ambiente (a questo punto, presunto) amicale non si lascia andare a iperboli, battute?
I fatti, a seguito della denuncia del Consigliere, sono peraltro oggetto di indagine, tutt’ora in corso, quindi con i relativi doveri di segretezza da parte delle persone informate. Fermo restando che quanto realmente accaduto sarà chiarito innanzi alla magistratura che è stata investita della questione, fa specie che prima ancora di ricevere una qualsiasi informazione di garanzia, con conseguente diritto e possibilità di difendermi, il Consigliere Bruzziches abbia “improvvisamente” sentito la necessità di divulgare la vicenda. Mi riservo di tornare a parlare della questione quando potrò prendere completa cognizione di tutti gli atti prodotti a supporto della denuncia, che oggi non sono in mio possesso.
Tuttavia, non posso non notare una tempistica peculiare. Stranamente tutto ciò accade a ridosso delle elezioni provinciali, così come il 21 dicembre 2023, a distanza di quasi due mesi dai fatti e nella seduta politica più importante per l’amministrazione, ossia quella di approvazione del bilancio comunale di previsione, alla quale casualmente erano presenti tra il pubblico anche esponenti politici di rilevanza ed estranei al Consiglio, è accaduto che lo stesso Consigliere Bruzziches ha rassegnato le proprie dimissioni dalla maggioranza rappresentando di essere stato vittima di “fatti gravi”. Non potendo immaginare che io o mio marito potessimo essere stati gli autori di tali fatti, gli espressi addirittura la mia piena solidarietà e dispiacere.
Tengo a chiarire a tutta la cittadinanza che né mio marito, che non ricopre alcun ruolo amministrativo, né la sottoscritta hanno anche per un solo istante voluto coartare o minare la libera determinazione di chiunque, men che meno quella del Consigliere Bruzziches.
E’ vero, invece, che lo stesso stia strumentalmente utilizzando stralci di un colloquio registrato ad arte e divulgato con precisa puntualità, solo per minare la credibilità della sottoscritta.
E’ evidente il disegno politico frutto di una clamorosa dispercezione.
I segnali sempre più frequenti di questi giorni verso la mia persona, rendono più chiaro ciò che è chiaro da tempo, ossia che c’è chi alimenta un particolare “clima” contro l’amministrazione e ora questo “caso” a pochi giorni dal voto per le elezioni provinciali persegue lo stesso fine: tentare di abbattere con ogni mezzo l’amministrazione scelta dai cittadini viterbesi poco più di un anno e mezzo fa. Diamo fastidio per ciò che facciamo nella trasparenza e nella convinzione di fare ogni giorno il nostro meglio per Viterbo e i suoi cittadini. Non saranno querele, più o meno fondate, a minare la mia attività civica, perché ho piena fiducia nella giustizia che non si fa influenzare da notizie riferite alla stampa con sapiente tempistica.
Noi continueremo con il nostro impegno e con la massima fiducia nella giustizia e nell’operato della magistratura alla quale offriamo fin da adesso la nostra disponibilità per ogni chiarimento si ritenesse necessario.
Di certo, non resterò inerme.
Chiara Frontini