
Prima di raccontare l’ennesimo sopruso, è bene specificare che i pendolari tutti non sono assolutamente contro nessun intervento di manutenzione ordinaria o straordinaria che sia, ben venga!
Premessa questa necessaria per evitare che “chirurgicamente” passi un messaggio diverso e si scateni un inutile guerra tra poveri.
Il 5 marzo finalmente si sarebbe dovuto tornare alla normalità sulla tratta della linea Direttissima Roma-Orte, che poi una normalità non e’ mai esistita su questa linea perché in tanti anni i pendolari, di cose normali ne hanno viste ben poche.
Treni soppressi senza un perché, ritardi che si accumulavano senza che nessuno sapesse darne spiegazione, vagoni allagati, vetture strapiene, incendi, chiodi, trasbordi in mezzo ai binari.. Roba che nemmeno le piaghe d’Egitto…
Avevano comunicato che dal 5 Marzo tutto sarebbe tornato alla normalità, ma in realtà era l’ennesima menzogna di un’azienda che se ne frega delle persone, che si fa beffe delle vite dei pendolari, che nega i disagi e che ha anche la faccia tosta di inviare comunicati stampa in cui si auto celebra per la puntualità dei suoi treni.
Andando nello specifico, nella fascia oraria tra le 14.28 e le 17.58 ci saranno ZERO treni regionali veloci (fino a quando?!) a percorrere la linea direttissima, lasciando in balia degli eventi centinaia e centinaia di lavoratori, studenti e turisti. Tre ore e 30 minuti di VUOTO…un bel biglietto da visita nell’anno del Giubileo. Sottolineammo questa criticità ad inizio lavori in un incontro con i rappresentanti di RFI, Trenitalia e Regione Lazio e separatamente con Regione Umbria. Proponemmo in deroga diverse soluzioni per mitigare il tutto, ma ufficialmente risposte ZERO da parte di NESSUNO degli attori in causa.
Il terzo mondo è quello a cui ormai siamo abituati, così tanto abituati che non abbiamo neanche più la forza di ribellarci. Siamo così assuefatti a questo schifo, siamo così soli perché anche e soprattutto le istituzioni e la politica ci hanno lasciato soli. Ci hanno tolto la dignità di viaggiatori così tante volte che l’unica cosa che sappiamo fare è lamentarci su una chat quando invece dovremmo gridare forte tutti insieme che non ci meritiamo questo schifo, perché siamo lavoratori, studenti, viaggiatori che si meritano un viaggio perlomeno dignitoso.
Quando avremo la forza di dire basta, quando davvero dimostreremo di essere uniti allora forse le cose cambieranno, fino a quel momento continueremo a viaggiare in maniera disumana, subumana. Chiediamo con effetto immediato l’intervento del Ministero dei Trasporti e delle Regioni Lazio, Umbria Toscana e Marche a supporto delle migliaia di pendolari che ogni giorno devono subire tali oscenità.
Comitato Pendolari Orte
Comitato Pendolari Teverina