Il quinto episodio della rubrica di approfondimento sui Gruppi dei Pugnaloni si sofferma sul Gruppo Costa San Pietro che presenta il mosaico floreale realizzato da Andrea Zucca ed ideato da Emanuele Luccioli.
Il gruppo guidato nasce nel 1998 da una scissione dal Gruppo Comb. I verdi-nero della hanno conseguito come miglior risultato nella competizione un terzo posto nel 2009 con bozzetto di Tiziana Lombardelli rappresenta “Il suo pianto non arriva ai tuoi occhi, distratto calpesti quel ramo. Quel piede da il tempo ad un tranquillo lamento in cerca di prede impaurite. Con un sorriso privo di denti ti avvicini a quel corpo innocente. Non ti tocca il gocciolio del dolore e non ti accorgi che è la sua anima che stai violando. Ora Tu, limpida luce nell’offesa del suo non capire, ridisegna in lui l’anello mancante e mostragli la via dell’attimo vero di un sano capire, cos’ che le sue mani possono trasudare di fiori convinti d’amore”. Grazie ei bozzettisti Rachele Venturelli e Angelo Vitali arriva nel 2014 un quarto posto: relazione “Si tratta di una verità non semplice e tutt’altro che ovvia, perché vivendo immersi in questo mondo, non è facile comprendere le realtà future. Ma Lui è risorto e poiché Lui è risorto anche noi risusciteremo. Se riuscissimo ad avere più presente queta realtà saremmo meno prigionieri dell’effimero e più disposti a camminare con cuore misericordioso sulla via della salvezza.
#CREDOLARESURREZIONEDELLACARNE#PapaFrancesco4sicembre2013#lascommessadellavita#oppressione#speranza#libertà#”. Come lo scorso anno (bozzetto ideato da Emanuele Luccioli e realizzato da Andrea Zucca) con relazione “Le parole pesano come pietre e le pietre innalzano i muri, abitati da sagome tutte uguali che non lasciano spazio a colori diversi. Un ramo si spezza sotto il peso degli insulti e può rinascere solo se annaffiato dai colori dell’amicizia, della condivisione e della comprensione. Il bullismo, spezza i rami più belli che un ragazzo o una ragazza possiede. Poi il tempo passa e nasce un fiore nuovo. Chi non si arrende vince sempre. Il futuro che aspetta non lo si può deludere”. Tre i quinti posti: 2011 (bozzetto Angelo Vitali-Viola Buzzi) relazione “Poche parole per offrire UNA chiave di lettura. Le fonti della tradizione ci parlano di due uomini che lavorando in un campo discutono senza POSSIBILITA’ sulla loro condizione di oppressi. Non avere POSSIBILITA’ è come essere rinchiusi in un involucro trasparente che ci rende oggetti di un gioco pericoloso. Ma un bambino vede il mondo con altri occhi e offre una OPPORTUNITA di riscatto. Lasciamo alla capacità evocativa delle immagini ogni ulteriore riflessione) 2017 (bozzetto Andrea Zucca e Diego Giamo), relazione “Siamo nella condizione di rendere di nuovo abitabile un piccolo paradiso divenuto deserto. Di dare forma con ogni nostro gesto al mondo nuovo che nascerà dalle macerie. Facciamolo con fede adulta, tenendoci per mano, invitando che sta ancora dietro e porte chiuse, a camminare con noi. Domenico Pompili Vescovo di Rieti”.
L’anno dopo gli stessi bozzettisti bissano con relazione “Non mi si è mai aperto il ventre, e Dio sa se lo avrei voluto, ma ho imparato da sola che ai figli bisogna dare lo schiaffo e la carezza, il seno, e il vino delle feste quando gli serve. Anche io aveva la mia parte da fare e l’ho fatta. Io sono stata l’ultima madre che alcuni hanno visto. Fragile, opulenta donna, matrice del paradiso sei un granello di colpa anche agli occhi di Dio malgrado le tue sante guerre per l’emancipazione. Spaccarono la tua bellezza e rimane uno scheletro d’amore che però grida ancora vendetta e soltanto tu riesci ancora a piangere, poi ti volgi e vedi ancora i tuoi figli, poi ti volti e non sai ancora dire e taci meravigliata ed allora diventi grande come la terra (Murgia-Merini). “Dulcis in fundo” il sesto posto del 2004 grazie al bozzetto di Andrea Zucca relazione “Distrutto il corpo, l’animo sofferente, tremenda ossessione che avvinghia la mente. Piegati gli alberi da una cruda realtà, nel cuore un incendio che fine non ha; dal potere logorato, dall’oppressione soffocato, quando credevo che fosse finita, nel cielo una luce ha brillato. Non ho paura adesso, ho ritrovato il coraggio, lasciando il mio io stanco e dimesso, libero la mente che era in ostaggio. Niente più guerra, odio, dolore. Solo un canto dolce, il profumo di un fiore. Nuova linfa scorre dentro me, tendo la mano con gioia infinita verso chi mi ha ridato la libertà…la vita. Hanno fatto la storia del gruppo in questo ventennio, Roberto Marelli (capogruppo), Rosa Mazzuoli (bozzettista), Sara Santelli (bozzettista), Federica Bernardoni (bozzettista), Cesare Goretti (bozzettista), Mirko Todini (capogruppo), Cristina Antoni (bozzettista), Davide Sarchioni (bozzettista), Mariano Rocchi (capogruppo), Federico Del Croce (bozzettista), Sara Savelli (bozzettista), Annalisa Zucca (capogruppo), Alessio Saleppico (bozzettista).