Venerdì 5 Maggio alle ore 17.30 presso il Teatro Boni Convegno “La Festa dei Pugnaloni di Acquapendente: tra passato, presente e futuro un confronto interdisciplinare” nell’ambito del quale l’Avvocato Alessandro Piazzai membro storico del Gruppo Santo Sepolcro presenterà la proposta di nuovi paradigmi di tutela, valorizzazione e gestione della stessa. Previsti per l’occasione gli interventi dell’Architetto Renzo Chiovelli “I Pugnaloni tra storia e leggenda: l’invenzione della tradizione e la costruzione della comunità”, del Parroco Don Enrico Castauro in merito a “Custodire le radici perché il ciliegio continui a fiorire la libertà” e del Professor Luciano Dottarelli sul tema “La Festa dei Pugnaloni nel tempo della terra ferita, tra morte e resurrezione della sapienza contadina”.
Domenica 7 Maggio alle ore 1q7.15 all’interno della Basilica Concattedrale del Santo Sepolcro nell’ambito dell’evento “Entrando nel Lazio sulle orme di Sigerico” la Corale e l’Orchestra Francigena (il Direttore Alessio Chiuppesi dirigerà Martina Barreca, Elisabetta Vuocolo, Francesco Marchetti, Tommaso Corvaja) dedicherà alla Madonna del Fiore “Exultate Jubilate KW 165” di Wolfgang Amadeus Mozart per soprano ed orchestra composta dal compositore austricano nel 1979 all’età di 23 anni quando si trovava a Salisburgo. In servizio presso l’arcivescovo Hieronymus von Colloredo con l’incarico di organista di corte, venne eseguita per la prima volta il 20 Giugno per la commemorazione dell’incoronazione dell’immagine sacra di Maria conservata nel santuario di Maria Plain a Bergheim. Mozart con la stessa inaugura la nuova generazione di composizione sacre che comprende due messe (K317 e K337) e varie pagine liturgiche (vespri, mottetti eccetera).
Con forma musicale della Missa brevis in latino di carattere prevalentemente corale, presenta episodi solisti rilevanti come l’assolo del soprano nel Kyrie, che annunciano temi musicali di opere liriche successive: l’assolo solista dell’Agnus Dei è molto simile all’aria per il soprano “Dove sono i bei momenti” de Le nozze di Figaro.