A distanza di 5 anni è stato pubblicato il bando di primo insediamento per i giovani della Regione Lazio.
Una misura che, secondo gli operatori nel settore, aziende agricole, centri di assistenza agricola e consulenti, risulta essere insufficiente oltre che fuori tempo massimo.
Innanzitutto la dotazione finanziaria appare risibile. I 25 milioni di euro stanziati si tradurranno in circa 500 domande finanziate in tutta la regione.
Tenuto conto che in occasione dell’ultimo bando del 2019, successivo al 2017, furono quasi mille le istanze presentate, sicuramente si sarebbe dovuto fare di più.
Inoltre dal 2019 ad oggi tanti giovani hanno superato i 40 anni e si trovano ora nella impossibilità di partecipare al bando, con una chiara disparità di trattamento.
Come ultima criticità, va detto che la data di pubblicazione del bando non poteva essere più infelice, in quanto a ridosso delle scadenze di presentazione della domanda unica e delle domande agroambientali, con i centri di assistenza agricola e i liberi professionisti già oberati di lavoro.
Insomma vita difficile per i giovani imprenditori agricoli del Lazio, che oltre a dover fare i conti con la volatilità dei mercati, gli aumenti dei costi di produzione e con le calamità naturali, devono aggiungere anche l’incapacità di programmazione della regione Lazio.
TRL