Tra gli scienziati premiati il Prof. Pierluigi Fanelli e il Dott. Giovanni Polverino dell’Università degli Studi della Tuscia
Lo scorso 18 giugno presso la Sede di Aspen Institute di Piazza Navona si è tenuta la cerimonia “Premio Aspen 2024”. Il premio, giunto alla sua nona edizione, per la collaborazione e la ricerca scientifica tra Italia e Stati Uniti, vuole rappresentare il costante impegno dell’Istituto nell’internazionalizzazione delle conoscenze e competenze nell’ambito della ricerca con un focus sulle scienze naturali, teoriche o applicate, frutto della collaborazione tra scienziati e centri di ricerca italiani e statunitensi.Il Premio 2024 è stato assegnato alla ricerca sull’ “Euplectella Aspergillum”, meglio conosciuta come “spugna di vetro” e presente nell’Oceano Pacifico, con la quale sono state realizzate delle super-simulazioni di flussi idrodinamici, che hanno rivelato l’adattamento della struttura scheletrica di queste spugne, aprendo nuove prospettive nella progettazione ingegneristica nel settore aeronautico, aerospaziale e navale”.
Lo studio ha coinvolto i temi della fisica, della biologia, dell’informatica e dell’ingegneria, ed è stato condotto dall’Università di Roma Tor Vergata, affiancata dalla New York University, dall’Università di Harvard, dall’ Università della Tuscia, dall’University of Western Australia e dal CINECA. Per realizzare le simulazioni, i ricercatori si sono avvalsi delle speciali strumentazioni del CINECA di Bologna. La ricerca, pubblicata sulla rivista Nature, apre la strada ad innovative applicazioni in ambito tecnologico, analizza le interazioni fra la geometria delle spugne e il fluido circostante, e potrà avere significative implicazioni per la progettazione ingegneristica di strutture a bassa resistenza, capaci di adattarsi alle pressioni dell’aria o dell’acqua: possibili applicazioni sono allo studio per navi e fusoliere di aeroplani, fino a innovativi grattacieli.
Sette gli scienziati premiati: Giacomo Falcucci, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini”, Università di Roma “Tor Vergata”; Department of Physics, Harvard; Maurizio Porfiri, Department of Biomedical Engineering; Department of Mechanical and Aerospace Engineering; Center for Urban Science and Progress, Tandon School of Engineering, New York University; Sauro Succi, Center for the Life Nano- and Neuroscience, Istituto Italiano di Tecnologia, Roma; Department of Physics, Harvard University; Istituto per le applicazioni del calcolo “Mauro Picone” (IAC), CNR Roma; Giorgio Amati, High Performance Computing Department, CINECA, Roma; Pierluigi Fanelli, Dipartimento di Economia, Ingegneria, Società e Impresa (DEIM), Università della Tuscia, Viterbo; Vesselin K. Krastev, Dipartimento di Ingegneria dell’Impresa “Mario Lucertini”, Università di Roma “Tor Vergata”; Giovanni Polverino, Centre for Evolutionary Biology, School of Biological Sciences, University of Western Australia, Perth; Dipartimento di Scienze Ecologiche e Biologiche (DEB), Università della Tuscia, Viterbo.
Il Prof. Fanelli, Delegato del Rettore per l’innovazione tecnologica e la comunicazione dell’ateneo e docente di Machine design, ha affermato: “ricevere questo premio rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro svolto, a livello personale e di team, un’opportunità di ricerca possibile grazie alla sinergia tra Italia e Stati Uniti, in un progetto di significativa innovazione tecnologica che pone le basi per introdurre nuovi prodotti e nuove soluzioni, all’insegna della sostenibilità. L’utilizzo di metamateriali, ovvero di materiali che presentano microstrutture progettate per conferire proprietà fisiche speciali traendo ispirazione dalle geometrie della natura, rappresenta una tecnologia del futuro, poiché garantisce performance multifisiche combinate non riscontrabili nei materiali classici”.