
Il Questore di Viterbo, all’esito di una accurata istruttoria condotta dalla Polizia di Stato, ha emesso la misura di prevenzione del Divieto di Accesso alle Aree Urbane nei confronti di una donna italiana di quarantacinque anni. Quest’ultima, lo scorso 10 marzo, veniva notata da personale della Squadra Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico a Viterbo in via Carlo Cattaneo, nei pressi dei giardini pubblici, area adiacente all’ingresso dell’Istituto Comprensivo Statale “Pietro Vanni”, frequentato da studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Insospettiti dall’atteggiamento serbato dalla donna, che alla loro vista si nascondeva dietro un albero, la raggiungevano, sottoponendola a perquisizione personale. La stessa veniva trovata in possesso di diverse dosi di sostanza stupefacente del tipo eroina, occultate all’interno della sua borsetta.
La perquisizione domiciliare successivamente espletata consentiva di rinvenire un bilancino di precisione, oltre a materiale idoneo al confezionamento della droga. L’arresto effettuato dai poliziotti veniva convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Viterbo che applicava nei suoi confronti la misura cautelare personale dell’Obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
La donna era già stata destinataria in passato della misura di prevenzione dell’Avviso Orale del Questore, avendo a suo carico numerosi precedenti, anche specifici. In particolare, con l’odierno provvedimento, applicatole dagli operatori della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Viterbo diretta dal dott. Daniele Iaderosa, le è stato vietato per tre anni di accedere e stazionare nei pressi e nelle immediate vicinanze delle scuole e nei locali pubblici o aperti al pubblico ubicati nelle immediate vicinanze.
La misura irrogata mira a colpire lo spacciatore di droga, allontanandolo dal luogo in cui ha i propri interessi criminali, nonché a tutelare la collettività, in particolare i giovani studenti delle scuole, che rischiano di diventare facili acquirenti e consumatori di sostanze stupefacenti. La violazione del provvedimento integra una autonoma fattispecie incriminatrice, punita con la reclusione da uno a tre anni e la multa da 10.000 a 24.000 euro.