In questi giorni vediamo la sindaca intenta a seguire le opere di PNRR, svolgendo principalmente due attività: attaccarsi medaglie al petto con il lavoro che stanno facendo gli uffici comunali; convincere l’opinione pubblica che la precedente amministrazione non abbia svolto alcun ruolo sulle opere che stanno prendendo forma in città. Siamo convinti che una sindaca possa dedicarsi ad attività più nobilitanti. Nel frattempo ricordiamo a Chiara Frontini, ma siamo sicuri che lei lo sappia, che l’indirizzo politico lo dà appunto la politica, quella che ha impartito le linee di sviluppo della città agli uffici dell’assessorato all’urbanistica a guida Lega nella precedente amministrazione, che hanno elaborato i progetti che prenderanno forma da qui ai prossimi mesi, e che si sono aggiudicati i fondi PNRR.
La parte tecnica, invece, è quella che cura la preparazione dei bandi, la pubblicazione delle gare, l’apertura dei cantieri. Ciò su cui la sindaca Chiara Frontini sta mettendo il cappello, cercando, allo stesso tempo, di ritagliarsi un ruolo in questo cambiamento epocale sulla riqualificazione degli spazi urbani innescato dal centrodestra, dicendo di aver rifatto i progetti. Balle. Cosa impossibile da fare senza perdere i finanziamenti ottenuti. Progetti, cara sindaca, che elaborano i tecnici comunali, gli stessi che stanno aprendo i cantieri di questi giorni e di quelli che verranno, la politica, quella del centrodestra che è stato alla guida di Palazzo dei Priori, ha disegnato la città del futuro secondo una sua visione, incarnata in quegli stessi progetti, visione, la nostra, che lei sta portando avanti, anche se vorrebbe far capire a tutto il mondo esattamente il contrario, perché probabilmente una sua visione lei non ce l’ha, noi, almeno, ancora non l’abbiamo vista, nel campo del reale. Così come non abbiamo mai visto un sindaco negare tutti i giorni davanti alla cittadinanza, il lavoro fatto dai suoi predecessori. Abbiamo visto, invece, due sindaci passarsi il testimone e tagliare nastri insieme all’inaugurazione di opere iniziate da uno e proseguite dall’altro. Esempi di alta politica per i quali bisogna esserci anche un po’ tagliati e che, siamo pronti a scommettere, non rivedremo più in questi anni del suo mandato.
Claudio Ubertini e Andrea Micci consiglieri comunali di Viterbo
Lega Salvini Viterbo