Nel contesto urbano sempre più spesso si assiste ad un preoccupante aumento della ricettazione di oggetti rubati dalla auto in sosta.
In molti casi gli oggetti trafugati vengono poi ritrovati in circolazione sul mercato nero, alimentando un giro illecito che danneggia non solo le vittime dei furti, ma l’intera comunità.
Ma non in questo caso, dove i carabinieri di Orte hanno effettuato un’operazione che ha portato alla denuncia di un cittadino del Gambia, accusato di ricettazione di oggetti rubati da un’auto in sosta.
I Carabinieri della Stazione avevano ricevuto segnalazioni riguardanti una serie di furti su veicoli avvenuti nelle ultime settimane e grazie a mirati servizi di controllo del territorio hanno individuato l’uomo, sospettato di essere coinvolto nella ricettazione di oggetti rubati.
I militari lo hanno sorpreso mentre si aggirava, con fare sospetto, tra le auto parcheggiate nelle vicinanze delle scuole pubbliche ed hanno quindi proceduto, immediatamente, con una perquisizione personale sorprendendolo con diversi oggetti di dubbia provenienza, che nascondeva addosso; l’uomo, un 25enne di origini africane, aveva appena messo a segno un furto su un’autovettura portandosi via un mazzo di chiavi, un portadocumenti ed un Tablet che, per sua sfortuna, aveva all’interno una Sim Card che ha permesso alle forze dell’ordine di risalire al legittimo proprietario e scoprire che ne aveva poco prima denunciato il furto.
La vittima è tornata in possesso dei suoi effetti personali ed il cittadino Gambiano, venditore ambulante in Italia con regolare permesso di soggiorno, dovrà rispondere delle sue azioni di fronte alla giustizia.
Le indagini sono ancora in corso per verificare se l’uomo agisse da solo o faccia parte di una rete organizzata. Nel frattempo si invitano i cittadini a prestare maggiore attenzione alla sicurezza dei propri veicoli, adottando tutte le precauzioni necessarie per evitare furti e atti illeciti.
Si tratta di un ennesimo caso che mette in evidenza l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e la comunità nel contrasto alla criminalità e nel mantenimento della sicurezza pubblica.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva