Nel pomeriggio del 15 febbraio, i Carabinieri della Compagnia di Viterbo hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del capoluogo nei confronti di un trentatreenne ritenuto responsabile di omicidio stradale avvenuto a Canepina (VT) il 2 febbraio 2022.
L’incidente, avvenuto lungo la S.P. Cimina, ha coinvolto un’autovettura che è uscita di strada, collidendo con un albero sul lato destro della carreggiata. La notte dell’incidente, una persona ha perso la vita e altre tre sono rimaste ferite, richiedendo l’intervento congiunto di pattuglie della Stazione locale, dei Vigili del fuoco e del personale sanitario.
Le indagini, condotte in modo urgente, hanno evidenziato che il conducente era sotto l’influenza dell’alcol al momento dell’incidente. Successivi accertamenti tossicologici hanno confermato questa ipotesi. I Carabinieri di Canepina sono riusciti a individuare e arrestare l’indagato il 23 marzo successivo a Viterbo, nel quartiere La Pila, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P..
In seguito alla conferma della condanna da parte della Corte di Cassazione, i militari dell’Arma sono ritornati presso l’abitazione dell’imputato per trasferirlo nel carcere di Mammagialla, dove dovrà scontare una pena residua di circa 5 anni e 7 mesi di reclusione.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.