Concluso il secondo percorso formativo per i detenuti della casa circondariale
Ance Viterbo (Associazione Nazionale Costruttori Edili), in collaborazione con la Scuola Edile, ha recentemente concluso con successo il secondo percorso formativo sulla sicurezza sul lavoro destinato ai detenuti della casa circondariale di Viterbo.
Questa iniziativa non solo mette in luce l’impegno del settore edile verso un tema fondamentale, ma dimostra anche come possa contribuire significativamente al benessere e alla riabilitazione della comunità. Il percorso, sostenuto integralmente da Ance Viterbo, rappresenta un passo avanti nella promozione della sicurezza sul luogo di lavoro e offre preziose opportunità formative a individui che cercano di reinserirsi nella società.
Durante il corso, i detenuti hanno affrontato lezioni pratiche e teoriche incentrate sulla sicurezza nei cantieri edili, come l’uso corretto degli strumenti, la gestione dei materiali pericolosi e le procedure di emergenza. Il coinvolgimento attivo dei partecipanti ha contribuito a creare un ambiente educativo stimolante e collaborativo.
“Siamo orgogliosi di sostenere progetti in grado di favorire la crescita personale e la sicurezza sul lavoro, in particolare nel settore dell’edilizia – dichiara Andrea Belli, presidente di Ance Viterbo – La collaborazione con la Scuola Edile è un esempio concreto di come il settore edile possa essere un agente di cambiamento positivo nella comunità“.
“L’iniziativa è stata destinata ai detenuti prossimi alla scarcerazione – aggiunge Anna Maria Dello Preite, direttrice della casa circondariale di Viterbo – e si inserisce nell’ambito dei progetti finalizzati a facilitarne il rientro nella società. L’attestato di partecipazione conseguito al termine del percorso formativo consentirà loro di affacciarsi al mondo del lavoro con maggiore fiducia”.
In conclusione, il successo di questi corsi sulla sicurezza evidenzia il potenziale della collaborazione tra il settore edile e le istituzioni locali nel contribuire alla formazione professionale e al reinserimento sociale. Una dimostrazione tangibile di come il comparto delle costruzioni possa essere un motore di cambiamento nella costruzione di un futuro più sicuro e solidale per tutti.
Nella foto: da sinistra Fabio Turco (Scuola Edile), Patrizia Meacci (educatrice carceraria), Anna Maria Dello Preite (direttrice casa circondariale), Andrea Belli (presidente Ance Viterbo)