Le tre grandi nemiche della vite sono: peronospora, oidio e botrite.
Perospera: con questo termine si usa descrivere molti funghi peronosporali, nello specifico quello della vite è la Plasmopara viticola.
Le macchie sulle foglie sono trasparenti prima, gialle poi che formano efflorescenza al verso, poi disseccano e avvizziscono.
Il danno sul grappolo è molto grave, gli acini non arrivano a maturare.
Oidio: Oidium o mal bianco, è tra le più gravi malattie fungine quindi da non sottovalutare e curare con interventi tempestivi.
Noterete una polverina bianca che si spande sia sulle foglie che sui grappoli in crescita.
Botrite o muffa grigia: non è semplice distinguere la muffa grigia dall’oidio, occorre un’ osservazione più attenta. Si tratta sempre di una polverina biancastra, ma la muffa grigia colpisce foglie, grappoli in formazione, cirri e pampini che assumono una colorazione brunastra. Gli acini completamente ricoperti di questa muffa, marciscono se non interverrete tempestivamente.
Peronospora, oidio e botrite, possono arrivare a compromettere l’intero raccolto quindi intervenite con un calendario prefissato con le irrorazioni.
Intorno a metà maggio effettuate la prima ramatura (ossicloruro di rame e zolfo bagnabile).
La vigna, prima della fioritura, dovrebbe ricevere il rame tre volte.
E’ importante che dopo l’irrorazione trascorrano 24 ore senza piovere al contrario l’operazione dovrà essere ripetuta entro i tre giorni successivi.
Sarebbe bene non irrorare la vigna quando è in fiore, ma a volte si rende necessario e allora è importante ridurre la dose dei prodotti della metà .
Interrate il sovescio.
LUNA CALANTE
E’ ora di iniziare il secondo travaso di vino. Riordinate la cantina.