CON LUNA CALANTE:
-è tempo di concimare il terreno del giardino, se potete interrate subito il prodotto sarebbe l’ideale e comunque seguite le previsioni metereologiche e aspettate di spargere il prodotto poco prima che piova, questo aiuterà l’assorbimento e conterrà la dispersione di sostanze nutritive importanti.
-se ancora non avete finito potate: rose, glicini, lillà e anche le ortensie.
Iniziate le concimazioni, anche se Febbraio è stato mite è un errore sia potare che concimare troppo presto, queste operazioni stimolano la pianta e se Marzo riservasse colpi di coda dell’inverno sarebbero problemi!
CON LUNA CRESCENTE:
si possono trapiantare: dalie, ciclamini, margherite e gladioli, poi gigli e viole.
Potete seminare: calendule, crisantemi, violaciocche e convolvolo.
Piantate alberi, siepi e arbusti.
LAVORI DI FINE MESE
incrementate gradatamente le innaffiare, pulire le acidofile (azalee, rododendri, camelie, ecc) dalle pacciamature invernali.
ANNUALI e PERENNI
Mettete a dimora i nuovi acquisti in terreno ben sciolto e concimato: potete sbizzarrirvi con primule, gazzanie, viole, violacciocche, myosotis, calendule, margherite. Trapiantate le piantine cresciute mentre le talee e i polloni vanno posti in vaso.
SEMINE
Ricordando sempre che la maggior parte dei semi germoglia ad una temperatura minima di 15-20 gradi,
iniziate a seminare tutte le specie che desiderate a costo veramente contenuto, acquistando i semi in bustina e ponendoli in vasetti di torba, in luogo tiepido e innaffiando la terra in modo tale da restare sempre un po’ umida, in quanto il formarsi della crosta superficiale troppo secca danneggia la germinazione.
Con poca spesa e pochi accorgimenti otterrete ottimi risultati!
ERBACEE PERENNID
ividete i cespi che vanno subito ripiantati dove si desidera.
ALBERI e ARBUSTI
Finite subito i lavori di potatura, taglio e pulizia. Effettuate i nuovi impianti, sistemate i tutori e fornite l’acqua necessaria a seconda delle precipitazioni.
BULBI
Iniziate ad interrare quelli per la fioritura di inizio estate: lilium, agapanti, allium, poi gladioli e dalie.
CONCIMAZIONI
Procuratevi tutti i concimi necessari alle varie tipologie di piante: d’appartamento, per acidofile, per succulente, per orchidee, per le grandi superfici usate prodotti di origine organica.
PIANTE GRASSE
Il primo errore, quando si acquista una pianta grassa, è quello di trattarla come una qualsiasi pianta d’appartamento. In realtà forse nessuna succulenta è particolarmente adatta alla coltivazione in appartamento perchà© il riscaldamento eccessivo in inverno non permette loro di riposare in un ambiente arieggiato. L’ideale sarebbe far svernare le nostre succulente in serra fredda che preveda una temperatura minima tra 2 e 10° C. e una massima tra gli 8 e i 12° C. Se non possedete una serra potete coltivare comunque le grasse in casa seguendo alcune regole: servono grandi vetrate o terrazzi ben esposti dove potrete ripararle con pareti in vetro o teli in plastica ma senza mai coprirle perchà© i marciumi non perdonano, l’ideale sarebbe una veranda esposte a sud-ovest. Il vetro durante la notte serve alla pianta come fonte di umidità , creando così l’ambiente ideale: caldo e luminoso di giorno e fresco e umido di notte così da non doverle annaffiare, operazione indispensabile invece se le terremo in casa con temperature per loro impossibili. Non ponete queste piante sopra ai caloriferi o altre fonti di calore.
QUANDO PORTARLE ALL’ESTERNO.
In estate dovremo portare le nostre amiche all’aperto, al sole in semi-ombra o all’ombra a seconda della specie. Quando la temperatura di almeno 12-18° C scongiura il pericolo di abbassamenti repentini che provocherebbero danni irreparabili. Questo passaggio da dentro a fuori deve avvenire gradualmente, quindi cercate di porre i vasi in una zona che le scaldi al mattino e la sera, ma nelle ore più calde non provochi scottatura sulla superficie ancora delicata.
ESPOSIZIONE E LUCE
Altro errore molto comune è quello di pensare che le piante grasse amino le temperature elevatissime; sopra ai 30° C diurni e ai 20° C notturni con 15 ore di soleggiamento per difesa entrano in riposo vegetativo. Cosa fare? Annaffiarle comunque e portarle all’esterno in una posizione che gli dia almeno un po’ di freschezza nelle ore più calde del pomeriggio, anche se per la pianta è indicata una posizione soleggiata non significa che dobbiamo necessariamente lasciarle cuocere al sole. Ricordiamo poi che le giovani piante sono molto più delicate delle adulte.
ANNAFFIATURE
Altro errore comune è quello di pensare che le piante grasse non debbano mai essere annaffiate. E’ vero che il nemico numero uno per loro è il marciume radicale dato da un terriccio inzuppato che non drena, ma è altrettanto vero che un terriccio secco e compatto non fa arrivare ossigeno alle radici al punto di portarle al totale deperimento per evitare ciò è buona regola muovere periodicamente la superficie del terriccio con piccoli attrezzi.
Pensiamo bene al drenaggio del vaso e alla giusta composizione del terriccio da usare.
TERRENO
Acquistate solo vasi in terracotta, ma questa è una regola universale, ponete sul fondo del vaso un piccolo pezzo di coccio poi del brecciolino o dell’argilla espansa o palline di polistirolo. Personalmente non uso per queste piante il terriccio universale perchà© essendo prettamente torboso trattiene molta umidità , l’unica torba aatta è quella fibrosa. Quindi per tutte le succulente terriccio poroso e assenza di materiale organico.
Alto contenuto di sali minerali per i cactus del deserto e di montagna.
Per epifite e semiepifite che generalmente sono coltivate per ottenere fiori devono avere a disposizione terriccio contenente terra di foglie completamente decomposte e stalattico maturissimo.
Epiphyllum, Hylocereus, Rhipsalis, Selenicereus e altri generi simili destinati alla coltivazione in vaso devono disporre di torba e terra di foglie sempre fornendo un’adeguato drenaggio.
Tutte le giovani piante vanno invasate mescolando al terriccio della sabbia di fiume e del carbone di legna triturato che eviterà ai residui organici di generare muffe.
CAPIRE IL PH
E’ semplicemente un parametro chimico che oscilla da 0 a 14 e serve ad esprime l’acidità o la basicità (alcalinità ) di un terreno. Se pari a 7 è neutro, se inferiore a 7 è una reazione acida mentre se superiore è basica o alcalina. Si determina per capire se il terreno è adatto ad ospitare un certo tipo di pianta o di coltivazione.
Per avere un quadro più preciso sul TERRICCIO da usare seguite il seguente schema:
-Per Opuntia, Cereus e simili,Echinopsis e Mammillaria:
2 parti di terra da orto priva di componenti organici in decomposizione, 1 parte di sabbia di fiume non troppo fine, 1 parte di brecciolino fine e concime in grani.
-Per Aporocactus e Selenicereus:
2 parti di terra da orto priva di componenti organici in decomposizione, 1 parte di sabbia di fiume non troppo fine, 1 parte di brecciolino fine e concime in grani e 1 parte di terra di foglie matura.
Per Echinocerues:
1 parte di terra da orto priva di componenti organici in decomposizione, 1 parte di terra di foglie matura, 1 parte di sabbia.
-Per Lobivia e per Rubetia:
1 parte di terra da orto priva di componenti organici in decomposizione, 1/2 parte di terra di foglie matura e ½ parte di torba senza rametti e componenti ancora in decomposizione, 1 parte di sabbia.
Per Echinocactus e simili:
3 parti di sabbia di fiume non troppo fine, 2 parti di terra da orto priva di componenti organici in decomposizione, 1 parte di terra di foglie matura, 1 parte di brecciolino.
Per Echinofossulocactus, Gymnocalycium, Astrophytum:
3 parti di sabbia di fiume non troppo fine, 1 parte di terra da orto priva di componenti organici in decomposizione, 2 parti di terra di foglie matura, 1 parte di brecciolino.
Per Epiphyllum, Zygocactus, Schlumbergera:
1 parte di terra da orto priva di componenti organici in decomposizione, 1 parte di terra di foglie matura, 1 parte di sabbia, e concime fosfatico.
-Per Rhipsalis
1 parte di torba fibrosa, 1 parte di terra di foglie matura, 1 parte di sabbia, e concime fosfatico.
CONCIMAZIONE
Il concime ideale è lo stalattico maturo.
I cactus non possedendo le foglie non hanno bisogno di azoto quindi tenetelo presente al momento dell’ acquisto.
Tuttavia oggi esistono in commercio fertilizzanti specifici per ogni esigenza.
ALTRO SULLE ANNAFFIATURE
Se una pianta non è dotata di foglie con cui esprimere la propria sofferenza quando ha sete non significa affatto che non soffra!
Non esistono regole ferme e chiare per sapere quanta acqua somministrare alle piante grasse, magari ve la svelerei subito. Esiste perù il buon senso e l’attenzione per le nostre amiche con le spine. Hanno bisogno anche loro di acqua anche se non sempre e anche se non troppa.
Prendiamo ad esempio una normale pianta grassa quale può essere un bel cactus posto in casa in un vaso di terracotta di 20 cm di diametro con il suo terriccio più adatto dietro ad una finestra con temperatura di 18° C.
A Gennaio annaffiare almeno 2 volte non con il contagocce il terriccio dovrà essere ben imbevuto ma non debono esserci ristagni d’acqua nel vaso. Regolatevi fornite indicativamente circa due bicchieri e mezzo di acqua a temperatura ambiente e ripeto se fosse troppa eliminate quella in eccesso dal sottovaso (arnese che non amo affatto!).
A Febbraio sempre con lo stesso procedimento aumentando a 3 volte.
A Marzo arrivate a 4 innaffiature.
Ad Aprile idem.
A Maggio il vaso verrà posto all’esterno come spiegato nel capitolo dell’esposizione. Effettuate 5 innaffiature e se le temperature aumentano regolatevi di conseguenza.
In estate quando il caldo è veramente tanto e il vaso resta esposto ai raggi solari per diverse ora asciugando il terriccio potete innaffiare anche ogni giorno ma al mattino presto o la sera tardi.
Con il diminuire delle temperature diminuirete le innaffiature fino a quando la pianta farà ritorno al coperto.
Se quando innaffiate vi accorgete che l’acqua scappa via dal fondo troppo in fretta allora il terriccio dovrà essere sostituito perchà© si è impoverito eccessivamente.
Pochi accorgimenti e tanto amore e come sempre avrete enormi soddisfazioni in cambio!
La riproduzione dei testi è vietata se non se ne cita la fonte