Grande successo e partecipazione di pubblico ieri, 21 luglio, all’incontro organizzato dal Comitato Ambiente e Salute Tuscia a Farnese in Piazza della Rocca. I numerosi cittadini presenti ed intervenuti hanno mostrato di avere a cuore la questione della invasività dei molteplici progetti di impianti eolici industriali che incombono sulle Terre di Tuscia e in particolare per quello, denominato Vallerosa, che tocca direttamente i comuni di Farnese (6 pale) e Valentano (1 Pala). L’incontro con la cittadinanza è stato organizzato per informare, coinvolgere e rendere partecipe la popolazione, dato che l’amministrazione comunale, più volte sollecitata dai cittadini, non ha ritenuto necessario incontrare la popolazione nei mesi che sono intercorsi dalla presentazione del progetto ad oggi. Tantomeno lo ha fatto l’impresa proponente (essendo anche tra i requisiti per il buon accoglimento del progetto)!
Anzi, se fino a qualche mese fa si parlava di anticipare circa 200.000 € (che corrisponderebbero a circa 12 € a cittadino mensili) come compensazioni dei danni subiti dal territorio e dalla popolazione (come d’altronde è avvenuto con il Comune di Arlena di Castro per un impianto analogo per numero di pale e potenza), nel caso di Farnese la ditta proponente è entrata a gamba tesa nella campagna elettorale alzando l’anticipo addirittura a 1 milione di Euro: un’offesa all’intelligenza e alla dignità dei farnesani, i quali coralmente ieri hanno gridato: non siamo in vendita!!! Gli organizzatori hanno voluto soprattutto sottolineare le ragioni di un no forte e deciso da esprimere domani 23 luglio alla consultazione popolare indetta con grave ritardo e all’ultimo momento dall’Amministrazione comunale (d’accordo maggioranza e minoranza) . Il messaggio del Comitato Ambiente e Salute Tuscia è: facciamo sentire la nostra voce, la voce dei cittadini e del popolo! Facciamo in modo che il Comune di Farnese esprima un “NO”al progetto Vallerosa nella sede decisionale della Conferenza dei Servizi attualmente in corso presso la Regione Lazio. Stimoliamo la Regione a non rilasciare l’Autorizzazione! La DGR n. 171/ 2023 che limita i progetti di grandi impianti industriali eolici e fotovoltaici in una Tuscia che ne è già satura è dalla nostra parte!!
La manifestazione svoltasi in un’atmosfera pacata e di libero confronto, ha dato voce a chiunque abbia richiesto di intervenire. Sono stati soprattutto sottolineati gli aspetti e le conseguenze nefaste che l’approvazione di un simile progetto industriale avrebbe sul tessuto economico, sociale e identitario della piccola comunità, determinandone il degrado e la disgregazione, a fronte di un “beneficio economico” che deriverebbe dalla cosiddette compensazioni che sono “eventuali” per legge e non necessariamente dovute. Va sottolineato inoltre che tali compensazioni non potrebbero mai essere costituite da sgravi sulle bollette elettriche dei singoli cittadini, cosa possibile soltanto attraverso gli introiti derivanti dalla introduzione delle Comunità energetiche.
All’incontro è intervenuto, tra gli altri, il rappresentante del CAT, il Coordinamento Ambientale Tuscia, che raggruppa i vari comitati e associazioni locali che si battono per una equa e razionale attuazione dei piani energetici e contro le speculazioni che vedono la Tuscia solamente come una terra di conquista selvaggia da parte delle Multinazionali e di industriali del settore e non come un territorio antico e nobile, che viene da un passato lontanissimo, e che possiede e vuole conservare un tesoro di bellezze ambientali, naturali, storiche e artistiche di inestimabile valore e incommensurabile bellezza. Questa è la vera ricchezza della Tuscia che potrà sempre più portare al suo sviluppo economico e sociale senza distruggere l’essenza, la tradizione e la coscienza delle popolazioni che vi risiedono.
Non certo l’invasione indiscriminata di impianti eolici e fotovoltaici industriali quindi, ma una economia a misura d’uomo: agricoltura di qualità, artigianato artistico, produzioni biologiche (in Provincia di Viterbo abbiamo ben quattro Biodistretti riconosciuti dalla Regione Lazio), turismo qualificato e consapevole e, non ultimo, lo sviluppo delle comunità energetiche, vera risposta all’esigenza di produzione di energia sostenibile a diretto vantaggio delle comunità locali. L’incontro con la cittadinanza si è concluso con un forte e corale appello alla partecipazione alla consultazione popolare e a votare NO, contro l’approvazione del progetto dell’impianto eolico.