La memoria delle vittime della Shoah convoca l’umanita’ intera.
Il ricordo delle vittime di quell’orrore, come il ricordo di tutte le vittime di ogni strage, di ogni dittatura, di ogni oppressione e di ogni violenza, ci risvegli ai nostri comuni doveri, e il primo di tutti i doveri e’ salvare tutte le vite.
La violenza sempre e solo a questo porta: a innumerevoli uccisioni, a crimini inauditi e abissali, alla catastrofe dell’umanita’.
E’ giunta l’ora che l’umanita’ scelga la nonviolenza come fondamento di tutte le relazione, di ogni consapevole pensiero, di ogni responsabile agire, di ogni organizzazione sociale, di ogni umano istituto.
Abolire le guerre, gli eserciti, le armi.
Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.
Condividere fra tutte e tutti tutto il bene e tutti i beni.
Siamo una sola umana famiglia in un unico mondo vivente.
Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita’, alla solidarieta’.
Ad ogni persona e all’umanita’ intera siano riconosciute come proprie e inalienabili la liberta’, l’eguaglianza di dignita’ e diritti, la fraternita’ e sororita’.
Dell’intero mondo vivente tutte e tutti ci si prenda cura.
Chi salva una vita salva il mondo.
Sii tu l’umanita’ come dovrebbe essere.
Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo