Come ideato dalla Dirigente Luciana Billi e realizzato dagli studenti del Liceo (indirizzo Scientifico e Scienze Umane) sotto l’occhio vigile delle Professoresse Tatiana Sugaroni (Storia dell’Arte) e Beatrice Menchinelli. Idea apprezzatissima dalla Parrocchia del Santo Sepolcro come sottolineato dal Parroco Don Enrico Castauro nella celebrazione religiosa principale di Lunedì.
“Quante volte”, sottolinea nell’omelia, “abbiamo assistito a dibattiti sterili di elite abituate a guardare cosa succede tra il popolo, dai loro salotti. I Nostri giovani si incontrano, non si scontrano: si integrano non si separano. Quando parliamo di identità, o laicità, dovremmo sempre tenere a mente che nasciamo uguali, e quello che ci unisce è sempre maggiore di ciò che ci distingue. I ragazzi del Liceo lo hanno dimostrato. Gesù, Figlio di Dio, per Noi cristiani, profeta per i nostri fratelli mussulmani, unisce non divide. I bambini uniscono sempre. Non strumentalizziamo, allora, un tema che unisce piuttosto che dividere.
Smettiamo di essere anacronistici, anticristiani ottocenteschi e vecchi, o nuovi, anti di altre culture. Il popolo, i giovani, sanno abbracciarsi e lavorare insieme nel costruire una capanna dove nasca un bambino Gesù di Nazareth. Lungimirante e rivoluzionaria l’idea del nostro Liceo. Dirigente, Professoresse studentesse si sono smarcate con fine intelligenza da sterili e vecchissime polarizzazioni, che non costituiscono se non ghetti e favoriscono scontri ideologici, invece che eliminarli. Hanno dimostrato di non vietare, non obbligare ma saper far sintesi. Arricchirsi vicendevolmente, Conoscendo ciò che ci unisce. Bravissime è questa la strada giusta. Perchè essere diversi è una ricchezza trovare ciò che unisce è una intelligenza di pochi”.