Si è appena conclusa l’esibizione della Nuova Compagnia Teatrale Sammartinese “Danilo Morucci” che ha messo in scena la commedia musicale Francesco, magistralmente arrangiata e diretta da Mario Cutigni. Nel magnifico scenario del chiostro dell’abbazia cistercense di San Martino al Cimino, un cast di oltre 40 interpreti, tra attori, cantanti, ballerini e sbandieratori, ha inscenato uno spettacolo di grande effetto visivo e canoro, reso ancora più avvolgente grazie all’ampia estensione del palco. Gli applausi a scena aperta della platea, interamente esaurita, hanno esaltato la magia dello spettacolo.
Suggestive le Voci del borgo, dirette da Laura Carlucci, con la coreografia di Fabio Ciambella. Grandi i solisti Alessandro Riccucci, Francesca Palloni, Andrea Capitoni e Serena Vestri. Bellissima la performance dei ballerini del Nuovo Centro Danza, diretto da Elena Di Filippo.
La prosa di Mario Cutigni e Fancesca Filippi ha armoniosamente intessuto il musical, con battute anche divertenti, tra stupore e diletto. Francesca, doppiamente interprete in questo musical come attrice e cantante, ha cavalcato il palcoscenico con grande talento.
Suggestivo lo sbandieramento del Corteo Storico Farnesiano, presieduto da Laura Ruzzi. Molto scenografici i costumi realizzati dal Centro Polivalente “Donna Olimpia” di San Martino al Cimino e il trucco e parrucco dei sammartinesi di adozione Antonio Marcucci e Simone Andrea Marchi.
La buona riuscita degli spettacoli si deve anche ai tecnici audio luci Roberto Bernabucci, Angelo Morucci e Paolo Morucci, e al sapiente aiuto regia di Enrica De Angelis. Prezioso il supporto di Don Fabrizio Pacelli della Parrocchia di San Martino Vescovo, della Confraternita e dei numerosi sponsor.
La Nuova Compagnia Teatrale Sammartinese, con la commedia musicale Francesco, ha superato a pieni voti il banco di prova di un direttivo riorganizzato, mandando in scena pura bellezza. Il successo delle due serate è la dimostrazione che, solo chi ha il coraggio di lavorare sodo, di portare avanti i giovani, di mettere tutti sullo stesso piano in una logica di responsabilità e poteri condivisi e chi non ha paura di confrontarsi con l’innovazione e i cambiamenti, può salvare il futuro di un’esperienza teatrale che dura ormai da più di 40 anni.
Gli spettacoli sono stati patrocinati dal Comune di Viterbo.
Marco Rossi