Nel corso della giornata di venerdì, i Carabinieri della stazione di Marta hanno tratto in arresto un 30enne italiano, origine russa, per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Nel dettaglio i Militari della Compagnia Carabinieri di Montefiascone nel corso di un servizio perlustrativo, nel transitare in zona Fondaccio procedevano al controllo di un giovane con atteggiamento sospetto, già noto alle forze dell’ordine, il quale alla vista dei Carabinieri si dava alla fuga.
Immediatamente raggiunto dai militari, al fine di sottrarsi al controllo, si dimenava innescando una violenta colluttazione nella quale uno dei Carabinieri intervenuti rimaneva ferito. A nulla serviva il tentativo del giovane di disfarsi della droga in suo possesso. I militari riuscivano a recuperare una dose di 1,90 gr di cocaina gettata a terra. L’uomo veniva pertanto arrestato in flagranza del reato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e segnalato amministrativamente per possesso di droga. L’arresto veniva convalidato dal Gip presso il Tribunale di Viterbo che sopponeva il giovane alla misura dell’obbligo di dimora in Montefiascone con la prescrizione di rimanere in casa durante la notte.
Fatto curioso è che l’arresto è il secondo episodio nel corso della medesima giornata, che ha portato l’uomo all’attenzione dei Carabinieri. Infatti il predetto nel corso della mattinata, a seguito delle indagini condotte dal NORM della Compagnia Carabinieri di Montefiascone era stato riconosciuto responsabile, e pertanto denunciato, quale autore del furto perpetrato la decorsa notte presso la scuola Materna “Grazie”, sita in via Cardinal Salotti. Il predetto infatti, previa forzatura di una porta antipanico, si era introdotto all’interno del plesso scolastico e, mediante l’effrazione di un distributore automatico di somministrazione bevande, aveva asportato la somma di € 45,00.
Il presente comunicato viene condiviso con la Procura della Repubblica di Viterbo e trasmesso per interesse pubblico
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.