7 Settembre 2024

Occhioviterbese

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Quotidiano digitale dedicato agli Eventi e alle Notizie della Provincia di Viterbo

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Febbraio

Agenda di Gennaio e Febbraio

Agenda

La danza della neve di Ada Negri

Sui campi e sulle strade
silenziosa e lieva
volteggiando, la neve
cade.
Danza la falda bianca
nell’ampio ciel scherzosa,
Poi sul terren si posa
stanca.
In mille immote forme
sui tetti e sui camini,
sui cippi e sui giardini
dorme.
Tutto d’intorno è pace;
chiuso in oblio profondo,
indifferente il mondo
tace.

Nei primi due mesi dell’anno le giornate in giardino sono corte e quieti, trascorrono nel dolce cullare lento del riposo delle nostre amiche piante addormentate tra pioggia, vento, neve e gelo.
I lavori da svolgere in questo periodo sono di progettazione e preparazione del terreno, di concimazione e di pulizia.
A Febbraio si inizia la potatura delle pomacee come peri e meli e delle drupacee come peschi, albicocchi e susine, evitando le giornate più fredde in cui potrebbe gelare.
Per ogni lavoro svolto in giardino, nell’orto e in ogni altro luogo, il rispetto per la natura deve essere prioritario, più l’ambiente che ci circonda è salvaguardato, migliore sarà  la qualità della nostra vita e quella delle generazioni future.
Anche il rispetto per gli animali è sintomo di grande civiltà  e sensibilità , per questo facciamo tutto ciò che è in nostro potere per risparmiare a tutte le creature viventi qualsiasi sofferenza.

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Lunario di Gennaio e Febbraio

Lunario

LUNARIO di GENNAIO 2024
4 Ultimo quarto
11 Luna nuova
18 Primo quarto
25 Luna piena

FESTIVITA’ e RICORRENZE di GENNAIO
1 Maria Madre di Dio – Capodanno
6 Epifania di Nostro Signore

LUNARIO di FEBBRAIO 2024
3 Ultimo quarto
9 Luna nuova
16 Primo quarto
24 Luna piena

FESTIVITA’ e RICORRENZE di FEBBRAIO
14 S. Valentino festa degli innamorati

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Giardino e terrazzo di Gennaio e Febbraio

Giardino e Terrazzo

Osservando il giardino in inverno si possono notare i punti spogli dove la prossima primavera si potranno impiantare arbusti o siepi isolate per dare un tocco di colore in più.
E’ importante proteggere dal gelo le piante più delicate e i soggetti più giovani, sia sulle radici con opportune pacciamature che sulle chiome avvolgendole con tessuto non tessuto che andrà aperto nelle giornate di bel tempo per arieggiare e controllare la presenza di eventuali parassiti, osservando anche la pagina inferiore delle foglie.
Accertarsi che le specie rampicanti siano ben assicurate a sostegni e tutori in buono stato e assicurati ad essi con buone legature.
Gli alberi e agli arbusti che per natura o per nostra volontà  hanno un portamento a piramide (es. pioppo) o conico (es. bosso e tasso da arte topiaria), vanno legate opportunamente, cingendoli, in modo da impedire alle chiome di scomporsi.
Con le belle giornate, è bene ripulire il giardino da foglie, rami e pigne e controllare pergolati, panchine, recinzioni e cancelletti e dove necessario intervenire con riparazioni e verniciature, approfittando della minore presenza di vegetazione.
Prevenire per quanto possibile i danni derivanti da eventuali nevicate: tagliare in tempo alberi o rami secchi, nelle ore calde “spolverare” con un piumino la neve dalle piante più piccole e scrollare quelle grandi per farne cadere una maggior quantità ed evitando che di notte ghiacci addosso alle piante.
Se il vento ha spezzato rami ad arbusti e ad alberi, intervenire con un segaccio ben affilato, con un taglio netto, in una giornata senza gelo, questa semplice operazione limiterà  la comparsa di insetti all’interno della corteccia.
Quando le condizioni climatiche lo consentono, preparare il terreno per le nuove piantagioni di arbusti, alberi e rosai che si effettueranno solo quando il terreno non sarà più gelato.
In questo periodo sono importanti le potature per rinvigorire e modellare dando una forma più armonica, per ripulire le piante da parti di secco e per ottenere fioriture più abbondanti su esemplari spoglianti che fioriscono in tarda primavera-inizio estate, sia ornamentali che da frutto, sia arbustivi che arborei.
I fruttiferi da fiore si potano sia in Gennaio, Febbraio che alla fine dell’inverno.
Le regole da seguire sono poche ma importanti: usate cesoie ben affilate e pulite, così come il segaccio perché i tagli devono essere netti.
Disinfettate ad ogni cambio di pianta le cesoie.
Non potare quando gela.
Se siete indecisi effettuate sempre una potatura leggera invece che drastica in particolare se l’inverno è mite.
I tagli importanti devono essere tamponati con il mastice o prodotti simili.
Se non conoscete bene una pianta occorre informarsi prima di procedere con una potatura eccessiva.
Forsythia, kerria, cotogno giapponese, syringa vulgaris, sono cespugli che fioriscono ad inizio primavera, verranno potate alla sfioritura, per dare dare alla pianta il tempo di far crescere i giovani rami che daranno i fiori la stagione prossima.
Con luna crescente iniziano le semine di margheritine pratoline, bocca di leone, convolvolo, piselli odorosi, agerato, celosia, dianthus, coreopsis, petunia, papavero, verbena, che devono restare comunque in un luogo con circa 16° C di temperatura.

Le concimazioni riguardano la gran parte delle piante, degli arbusti e delle aiuole e si effettuano con concime organico.

Rose di Gennaio e Febbraio

Rose

E’ il momento giusto per potare le rose.

RAMPICANTI
I gruppo: sono i veri rosai sarmentosi che fioriscono sui getti ramificati laterali prodotti negli anni precedenti, nel periodo giungo – luglio. Quando si pongono a dimora si riducono decisamente i rami a circa 1/3 della loro lunghezza e si tolgono i laterali. Gli anni successivi si potano le ramificazioni a 2-3 gemme dall’attaccatura e si elimina il vecchio e il secco che saranno sostituiti da nuovi getti allevati dal basso.

II gruppo: sono le varietà  non rifiorenti a grande fioritura estiva. Si potano subito dopo la fioritura eliminando il vecchio. Per i nuovi impianti come per il primo gruppo. Da adulti per mantenerli si può aggiungere una potatura che accorcia i rami già  tagliati di qualche altro centimetro.

III gruppo: sono tutte le varietà  rampicanti e sarmentose moderne che fioriscono sui rami dell’anno, sono tutte rifiorenti e generano lunghi sarmenti. Si mettono a dimora e si accorciano tutti i rami tranne due più vigorosi. Il secondo anno si devono accorciare tutti i germogli e le branche che verranno cimate dopo la fioritura per sollecitare la rifioritura. In seguito cimate sempre i fiori ormai appassiti.

IV gruppo: sono tutte le rampicanti che a differenza dei tre gruppi precedenti non possono essere allevati a spalliera e a ventaglio perchà© producono sarmenti poco lunghi, al massimo 2 metri, e poco flessibili. Si impiegano allora a siepi a bassa manutenzione e molto rifiorenti. Per la messa a dimora come per il terzo gruppo, in seguito si decide l’altezza della siepe e il sarmento più forte viene reciso e così ne germoglieranno altri dal piede e si formerà  una siepe fitta, naturalmente affiancando diverse piante.

ROSAI AD ALBERELLO: per ottenere una bella “chioma” i rami vanno accorciati della metà  della lunghezza sempre al di sopra di una gemma rivolta lateralmente.

ROSAI IN VASO: la rosa non ama il vaso ma la piena terra. Se però il contenitore è abbastanza capiente, il terriccio è ben  equilibrato e ha un buon drenaggio e si espone a levante pacciamando bene d’estate e proteggendo con tessuto non tessuto d’inverno, allora abbiamo buone possibilità  di successo. Procedere alla potatura normale a seconda del gruppo d’appartenenza.

ROSAI TAPPEZZANTI: sono i rosai rifiorenti fino all’autunno con branche di circa 130 – 150 cm. Per l’impianto regolarsi come per il 3° gruppo. In seguito dopo la fioritura si devono piegare verso il basso i giovani polloni. Le branche vecchi si accorciano anche fino a a metà . Mentre lateralmente si pota alla 3^ gemma. Poi si avrà  cura di ringiovanire la pianta accorciando il vecchio ed eliminando l’anno successivo.

ROSAI A CESPUGLIO: la regola principale è quella di potare corto il rosaio debole e lungo quello forte e vigoroso. Alcuni sostengono che le rose devono essere potate solo eliminano i rami secchi, deboli, storti ed intricati ma, di sicuro la potatura deve essere eseguita almeno due mesi prima della ripresa della fioritura.
Le forbici devono essere ben affilate per non slabbrate la corteccia, eseguite dei tagli netti; l’inclinazione del taglio non deve essere verso la gemma ma opposto, il taglio deve essere non troppo vicino e non troppo lontano dalla gemma e neanche troppo inclinato.
Per la potatura in generale basta seguire regole molto semplici :
-se la pianta è in buona salute potate i rami a 2/3 o 1/2 della lunghezza
-eliminate i rami deboli e interni per dare aria
-eliminate il vecchio, il secco e lo storto.
-i rosai che fioriscono a mazzetto si potano più “a lungo”.
-le rose a cespuglio si potano a fine febbraio.
I nuovi impianti devono essere effettuati entro Febbraio e dopo la messa a dimora potare “a corto” per permettere alla pianta un buono sviluppo alla ripresa vegetativa.

Concimare superficialmente i rosai con un concime specifico con magnesio ripetendo poi in Luglio.

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Piante di casa Gennaio e Febbraio

Piante di casa

Tutte le piante di casa in inverno soffrono il caldo delle nostre case spesso eccessivamente riscaldate! Date loro un po’ di “ossigeno”. Concimate leggermente le piante ma non solo da fine Febbraio. Poi in primavera rinvasate o almeno con una palettina smuovete il terriccio superficiale, toglietelo e poi aggiungetene dell’altro. Fate la doccia alle vostre piante con delicatezza e acqua non troppo fredda.
Controllate spesso se compaiono afidi sulle vostre piante e non volete usare i prodotti chimici a base di piretro ma desiderate un rimedio casalingo seguite le istruzioni di seguito: se avete pazienza grattugiate la quarta parte di un pezzo di sapone di marsiglia e mettetelo in un litro di acqua, se volete potenziare l’effetto aggiungete un bel pizzico di peperoncino in polvere e due spicchi di aglio schiacciati. Lasciate in immersione per una notte, filtrate e somministrate con uno “schizzetto” usando quello vuoto del prodotto che si usa per pulire i vetri.
Se non avete pazienza di “grattugiare” il sapone, potete usare un bicchierino di quello liquido.
Non irrorate su piante illuminate dal sole ed usate tutte le precauzioni del caso se usate anche il peperoncino.

anthurium gen-feb.jpg L’Anthurium, dal fogliame splendente e lucido e i fiori cuoriformi accesi da un rosso stupendo brillante, rallegra la casa.

Euphorbia pulcherrima
La Stella di Natale  (vedi numero di Dicembre)

Diffembachia
Probabilmente tutti prima o poi ospiteremo una diffembachia a casa. Resta comunque una pianta classica, elegante e decorativa, grazie alle varie cultivar.
Esposizione: ha bisogno di luce ma non diretta, quando arriva il bel tempo si può spostare in giardino all’ombra.
Terriccio: torboso.
Temperatura: ama il caldo ma a temperature elevate deve essere vaporizzata.
Innaffiature: almeno ogni tre giorni, dimezzare d’inverno.
Concimazioni: concime liquido, una volta al mese.
Pulizia. una volta al mese pulire le grandi foglie con una spugna umida.
Problemi: perde le foglie quando è denutrita o troppo in ombra. Riequilibrate le concimazioni e l’esposizione, riprenderà  a gettare
Palma d’appartamento: dosate con parsimonia l’acqua delle innaffiature ed anche le concimazioni devono essere ristrette al minimo a partire da fine febbraio.

2_crochi e muscari gen-feb.jpgBALCONI
Eliminate il primo strato di terriccio dalle fioriere e sostituitela con del nuovo mischiando tutto con cura e aggiungete del concime granulare a lenta cessione. Aspettate ancora fino alla fine di febbraio per iniziare a decorare il vostro balcone, anche se la tentazione è forte. Se proprio non resistete andate presso il vostro garden center e acquistate muscari e crochi fioriti e poneteli nelle fioriere. Attenzione alle gelate!

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I colori del giardino Gennaio e Febbraio

I colori del giardino

Gennaio e Febbraio sono mesi freddi con poche fioriture ma di incantevole bellezza.
Tra le bulbacee si scorgono i timidi crochi in vari colori e i muscari blu e azzurri.
crocus gen-feb.jpg Volete una fioritura eccezionale in questo periodo? Il prossimo settembre-ottobre acquistate dei bulbi di crocus tommasinianum e piantateli a circa due cm di profondità  ditanti 13 cm l’uno dall’altro, in gruppi fitti, lasciateli a dimora. Si spanderanno con facilità . Toglieteli solo quando saranno troppo fitti e ripiantate subito in gruppi i bulbi in eccesso. La fioritura precoce, con la base di foglie verde brillante, sarà  di un viola carico con interno bianco, negli anni diventerà  sempre più scenografica.
Cornus alba ‘Sibirica’ con il rosso deciso e vivace dei suoi fitti rami.
Se scorgete in un punto riparato, magari dopo un breve periodo di tempo buono con temperature miti, un ciliegio fiorito non stupitevi: si tratta di un ciliegio selvatico, ma in una zona particolarmente riparata può accadere di scorgere uno spettacolo unico, un mandorlo in fiore con la sua soffice nuvola bianca.
Ilex verticillata, con i rami riccamente coperti di bacche rosse, essendo una pianta dioica si deve avere l’accorgimento di piantare arbusti “maschi” e “femmine”, altrimenti niente bacche. A fine febbraio è possibile mettere a dimora diversi esemplari, 
Nandina japonica con il freddo si accende di rosso: foglie e bacche.
Mahonia x ‘Charity’ dalla stupenda fioritura alla quale seguono bacche blu, è una pianta a bassa manutenzione, specialmente da adulta.
Camelia Japonica con i suoi fiori grandi dai 4 ai 6 cm, in genere semplici, che vanno dal rosa al bianco.
Violetta africana “Saintapulia jonantha” dai colori viola, bianchi, blu e rosa.
Primula con la tavolozza variopinta dei suoi colori brillanti.
Le piante fiorite in questo periodo, sono poche ma riescono a sfamare gli insetti che timidamente escono in cerca di cibo, nelle ore tiepide.

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Il Fiore del mese Gennaio e Febbraio

Il Fiore del mese

Erba della Pampas Cortaderia sellowiana: la prima cosa da fare è indossare un paio di guanti abbastanza robusti, perchè le foglie sono taglienti. La potatura va effettuata con forbici da potatuta lunghe, tagliando gli steli quasi raso terra e se la pianta è adulta pulite l’interno del cespo accuratamente perchè potreste trovarci di tutto, marciume, gusci di noci, rametti, ghiande… Non fatele mancare acqua, il concime non è indispensabile. E’ una pianta longeva.
Crisantemi: quelli sfioriti in vaso devono essere potati alla base, rinnovate il terriccio, innaffiate e ponete i vasi in un luogo riparato non riscaldato fino alla comparsa della nuova vegetazione. Poi all’inizio di marzo staccherete i germogli giovani dalla madre e li sistemerete in vasetti singoli dove radicheranno per circa un mese. Trascorso questo tempo troverete loro la destinazione definitiva in vaso o in piena terra.
Camelie: sempre fiorite, da fine ottobre camelia sasanqua e a seguire camelia japonica, fornite un concime granulare specifico per acidofile e zappettate intorno al piede della pianta per interrare.
SKIMMIA JAPONICA è un sempreverde veramente poco esigente, non ha bisogno di cure particolari ed è quasi immune da malattie. Si coltiva bene in vaso da porre in pieno sole durante la primavera, in semiombra in estate e in una zona riparata in inverno perchà© il gelo le rovina le foglie.
Scegliete la varietà  “Rubella” se desiderate la skimmia classica con i fiori rossi o la “Fragrans” con fiori bianchi dal delizioso profumo.
AZALEA è già  possibile ammirare la fioritura appariscente di queste piante, che permettono, di creare su balconi molto riparati ed esposti, belle chiazze di colore.
PRATOLINE doppie con sfumature di colore dal rosa al bianco. Sono tra le poche piantine che già  ci permettono di creare delle fantasiose cassettine o ciotole da posizionare in balcone. Fate attenzione a mettere al riparo le primule la sera quando potrebbe gelare.
GLICINE: Wisteria sinensis o Wisteria floribunda,
parlare del glicine in pieno inverno può essere utile se l’esemplare in questione è un pò pigro e non fiorisce come dovrebbe.
Provate a potare in inverno, fin dove possibile tutti i rami e accorciate le radici con una vanga che farete penetrare profondamente nel terreno. Operate intorno alla pianta di glicine conficcando la vanga perpendicolarmente nel suolo intorno alla pianta ad una distanza di 50-60 cm. Queste semplici cure dovrebbero stimolare la pianta, ricordate di potare i rami appena i fiori appassiscono e aiutate le piante giovani con concimazioni con minerali poveri di azoto. Occorre tenere presente che il primo anno la pianta è occupata ad emettere le radici, solo dopo inizierà  l’accrescimento.

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Tappeto erboso di Gennaio e Febbraio

Tappeto Erboso

Non camminate sull’erba ghiacciata.
Non tosate il prato anche se l’aspetto lo richiederebbe, non intervenite fino a fine inverno anche se è bel tempo.
Le chiazze gialle vanno irrorate con prodotti fungicidi,
Invece provvedete alla distribuzione di un concime adatto, in una giornata tiepida e umida.

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Le siepi di Gennaio e Febbraio

Le siepi

Usando un tagliasiepi si livellano le siepi di tasso, tuja, cipresso, evonimo, bosso, ma lauro e lauroceraso andrebbero potate sempre a mano perchè le foglie grandi restano esteticamente poco gradevoli. I due periodi in cui intervenire sono all’inizio della primavera e metà  estate

Conifere: quando diventano adulte non necessitano di potature importanti, ma solo di mantenimento della forma.

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L’orto di Gennaio e Febbraio

L'orto

Si raccolgono: insalate invernali, radicchio, verze, indivie, finocchi, cavolfiori, porri, sedani e carciofi.

A Febbraio seminate in tunnel: porri, cavolfiori, finocchi, ravanelli, barbabietole, sedani e scarola.

In piena terra si seminano: aglio, cipolla, piselli, fave.

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La serra di Gennaio e Febbraio

La serra

Attenzione alle nevicate abbondati, su serre professionali e semi-professionali.
Potrebbe essere pericoloso entrare all’interno a causa del carico eccessivo sui teli di copertura.
Provvedete alla loro pulizia dall’esterno scuotendo i teli con delle semplici scope, facendo scivolare via il manto nevoso.
Non trascurate questa importantissima operazione che anche se faticosa eviterà  danni all’intera stabilità  della struttura.
Il discorso vale anche per tutte le altre strutture con coperture in plastica o stoffa come gazebi, dondoli, pensiline, ecc.
Ripetete l’operazione finchè ce ne sarà  bisogno.
Arieggiate ogni volta che potete, i ristagni di umidità  sono assolutamente da evitare come anche le correnti pericolose per tutte le piante.
Controllate lo stato della copertura.
Innaffiate i vegetali in vaso ospitati in serra, quando non gela.

Verso la fine di Febbraio iniziate a preparare i semenzai dell’orto e del giardino.

Portate in serra gli arbusti e i bulbi che avete tenuto in un posto poco illuminato fino ad ora. Otterete delle fioriture forzate cioè precoci da: azalee, lillà , gigli, crochi, fresie, giacinti e tulipani.

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Le aromatiche di Gennaio e Febbraio

Le aromatiche

TIMO: potate o meglio cimate con le forbici prelevando i getti apicali poco ma spesso in primavera ed estate
SALVIA: se invecchia senza essere potata diventa legnosa. Quindi a primavera potate subito in modo deciso, poi fornite del buon concime organico e annaffiate.
ROSMARINO: si pota ogni volta che si adopera in cucina ma se invecchia senza potature non fatelo drasticamente perchè non si riprenderebbe. E’ meglio potare con molta delicatezza solo cimando i rametti.
LAURO: non ha molti problemi; resiste bene alle potature che vanno eseguite quando non gela più; annaffiate poi abbondantemente. Se avete dato forme particolari, tonde, a piramide ecc, potate x mantenere in ordine, una volta al mese tranne che in inverno.
LAVANDA: va potata alla fine dell’inverno.

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Il frutteto di Gennaio e Febbraio

Il frutteto

Non esiste una regola generale per potare gli alberi da frutto, ma solo una certezza: pochi fiori, pochi frutti e quindi la potatura si rende necessaria perchè costringe la pianta a produrre più gemme da frutto.
Dalla metà  di gennaio iniziate la potatura di melo e pero: la potatura inizia sul ramo di un anno e termina con la pianta adulta che ormai necessita solo di potature di mantenimento che si riferiscono a branche sterili o quando in sovraffollamento o in competizione nell’eliminazione dei rami secchi. Sarchiate sempre i polloni al piede delle piante.
Potate anche cotogno, albicocco, mandorlo, pesco.
Effettuate il secondo trattamento (il primo è stato effettuato in nov-feb), su drupacee, pomacee, fragole e viti, contro funghi e insetti (forma svernante). Irrorando con prodotti rameici contro bolla, cancri e gommosi, con olii minerali contro psilla del pero, ragnetto rosso. afidi e cocciniglie e carpocapsa.
RACCOLTA
In questo periodo possiamo raccogliere solamente gli agrumi, avendo cura di raccogliere i limoni con il peduncolo. Disporremo però ancora della frutta secca, di mele tardive del tipo Golden e Annurca e pere del tipo Kaiser e Curato e forse di kiwi e di kaki se ben conservati.
PICCOLI FRUTTI:
da inizio ottobre a fine maggio si possono mettere a dimora i piccoli frutti. Se desiderate potete coltivarli in vaso, profondo e largo dai 45 ai 50 cm.
MIRTILLO: richiede terriccio assolutamente acido, da adulto sarà  un arbusto alto circa 1 metro, che ama una posizione a mezz’ombra. La fioritura è decorativa. I frutti si raccolgono: luglio/agosto. Se piantate a terra, su bordura, ponete una pianta dall’altra a circa 80 cm.
LAMPONI: è il momento giusto per effettuare una potatura. Aspettate la fase calante e effettuate una potatura sui rami che hanno prodotto ad inizio e a fine estate, mentre i rami che hanno prodotto una volta devono essere solamente cimati. Accorciate decisamente anche i rami che appaiono deboli e storti.
Mentre a tutte le varietà  che hanno fruttificato solo ad inizio estate, dette varietà  non rifiorenti, devono essere tagliati i rami alla base e eliminate sfoltendoli i rami più deboli.
Si potano tutti i piccoli frutti.
AGRUMI
Sia in garage che in veranda, una mattina entrando, sentiremo il dolce profumo della fioritura dei nostri agrumi, specialmente dell’instancabile pompelmo.
Verso metà  febbraio, provvederemo alla pulitura superficiale dello strato di terriccio di ogni vaso, alla sua leggera zappettatura e al riempimento con nuovo terriccio specifico per agrumi che si può reperire tranquillamente in commercio.
Anche gli agrumi vanno trattati con olio vegetale facendo attenzione a distribuire bene il prodotto anche sul tronco.

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Laghetto e giardino roccioso di Gennaio e Febbraio

Laghetto e giardino roccioso

D’inverno la cura dei laghetti, degli stagni. delle statue e delle fontane è necessaria.
Le principali insidie da combattere sono: le foglie e il ghiaccio.
Quando parliamo di un laghetto di piccole dimensioni, basta pulire accuratamente con un retino, mentre quando il laghetto è più esteso dopo la pulizia è consigliabile stendere una rete a maglia stretta che impedisca ad altre foglie di cadere nell’acqua alterandone il ph con il loro marciume.
Sistemate una bottiglia di plastica vuota o pezzi di plastica morbida per non far gelare la superficie.
Se desiderate un laghetto per la nuova stagione pensate ora a scavare la buca, in modo che la terra si assesti prima dell’impianto.

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Vigna e vino di Gennaio e Febbraio

Vigna e vino

Avendo cura di osservare le previsioni del tempo, quando non sono previste gelate, iniziate  la potatura, considerando che l’operazione deve terminare entro la fine del mese di febbraio, ossia prima dell’inizio del fenomeno detto “pianto”.
Dedicate l’ultima parte della giornata alla raccolta dei tralci tagliati, che vanno subito rimossi in modo da lasciare i filari puliti.

La Luna calante di Gennaio è la “luna del vino”, si può travasare e imbottigliare il vino nuovo.

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I proverbi di Gennaio e Febbraio

I proverbi

A mezzo gennaio, mezzo pane e mezzo pagliaio.
Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di gennaio.
Gennaio e febbraio mettiti il tabarro.
Gennaio e febbraio, empie o vuota il granaio.
Gennaio fa il ponte e febbraio lo rompe.
Gennaio ingenera, febbraio intenera (marzo imboccia).
Gennaio secco, lo villan ricco.
Gennaio zappatore, febbraio potatore, marzo amoroso, aprile carciofaio, maggio ciliegiaio, giugno fruttaio, luglio agrestaio, agosto pescaio, settembre ficaio, ottobbre mostaio, novembre vinaio, dicembre favaio.
Gennaio, ovaio.
Guardati dalla primavera del gennaio.
Il grano freddo di gennaio, il mal tempo di febbraio, il vento di marzo, le dolci acque di aprile, le guazze di maggio, il buon mieter di giugno, il buon batter di luglio, le tre acque d’agosto con la buona stagione, vagliono più che il tron di Salomone.
La neve di gennaio diventa sale, e quella d’aprile farina.
Ogni gatta ha il suo gennaio.
Per San Bastiano (20 gennaio), sali il monte e guarda il piano; se vedi molto, spera poco; se vedi poco, spera assai.
Quando canta il pigozzo (picchio) di gennaio, tieni a mano il pagliaio.
Sant’Agnese (21 gennaio), il freddo è per le siepi.
Sant’Antonio (17 gennaio), gran freddura, San Lorenzo gran caldura, l’uno e l’altro poco dura.
Chi vuole un buon agliaio, lo ponga di gennaio.
Guardati dalla primavera del gennaio.

La storia dei GIORNI DELLA MERLA.
Tanto tanto tempo fa i merli avevano le penne bianche, non nere e il becco e le zampe rosso ciliegia. A fine gennaio, alle prime luci dell’alba, una famigliola di merli uscirono dal loro riparo per andare a fare il nido nel bosco. Lungo la strada si imbatterono nel vecchio gennaio che se ne andava, e il merlo, sghignazzando, gli disse che oramai aveva le ore contate e che nessuno temeva più l’inverno… Il vecchio gennaio, si sentì offeso e deriso, invece di andare via, decise di restare nel bosco, e il giorno dopo, il 29, mandò un freddo che il piccolo merlo, per non morire, dovette rifugiarsi dentro ad un comignolo. Il giorno seguente, gennaio, fece ancora più freddo e anche mamma merla fu costretta a ripararsi nel comignolo.  Il merlo pensava che ormai il vecchio mese se ne sarebbe finalmente andato visto che non aveva più giorni a disposizione. Invece il permaloso gennaio, si fece prestare un giorno da febbraio, e il 31, il freddo fu ancora più forte dei giorni precedenti, costringendo anche papà  merlo a ripararsi nel comignolo al calduccio. Arrivò febbraio e la famigliola di merli, uscì fuori, ma le loro penne bianche si era talmente affumicate che erano diventate  tutte nere e così rimasero per sempre…

“I giorni della merla” cioè gli ultimi tre giorni di gennaio, sono notoriamente i più freddi dell’anno.

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PROVERBI DI FEBBRAIO     Se febbraio non febbreggia, marzo campeggia.
Sant’Agata (5 febbraio), conduce la festa a casa.
Chi vuol di vena un granajo lo semini di febbraio.
Se di febbraio corrono i viottoli, empie di vino e olio tutti i ciottoli.
Per San Valentino (14 febbraio), primavera sta vicino.
Se febbraio non isferra, marzo mal pensa.
Febbraio asciutto erba per tutto.
A San Mattia (24 febbraio) la neve per la via.
Febbraio febbraietto, mese corto e maledetto.
Febbraio corto (o Ferraiuzzo) peggior di tutti.