1 Aprile 2025

Occhioviterbese

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Quotidiano digitale dedicato agli Eventi e alle Notizie della Provincia di Viterbo

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Dicembre

Agenda di Dicembre

Agenda

Alle prime luci del mattino la nebbia, sembra avvolgere in un velo i rami del nostro giardino, mentre la brina e il gelo ricamano con perle brillanti, i rami, le foglie e l’erba.
Poi un timido sole ci regala, seppur fuggente, la visione di fantastiche sculture di ghiaccio.
E’ difficile resitere al fascino di una rilassante passeggiata, lungo viottoli ricoperti di un soffice e spesso strato di foglie ormai cadute, immersi dentro i caldi colori dell’inverno, che non racconta solo del grigio, ma esprime anche la bellezza cromatica delle cortecce e dei rami, come quelli chiari dell’ elegante betulla e del pioppo bianco striati di antracite, il rosso della nandina comune e del sanguinello (cornus sanguinea), i colori caldi di alcuni aceri e poi i rami contorti di lagerstroemia e nocciolo, gli eleganti salici e la presenza dei cipressi e di argentee conifere. Un vero incanto!
Raccogliamo bacche rosse, piccole pigne, ghiande con il guscio, foglie purpuree e rametti sfumati di bianco che accosteremo con gusto, ottenendo composizioni e centrotavola per le feste.

A tutti i pollici verdi, Occhio al Giardino augura un sereno Natale ed uno scintillante e fioritissimo Nuovo Anno .

Lunario di Dicembre

Lunario

LUNARIO DICEMBRE 2025
20 Luna nuova
27 Primo quarto
5 Luna piena (Superluna)
11 Ultimo quarto

21 Dicembre Solstizio d’inverno, è il giorno più corto dell’anno che segna l’ingresso ufficiale dell’inverno astronomico, da non confondere con l’inverno meteorologico che invece inizia il primo Dicembre e termina il 28 Febbraio.

FESTIVITA’ E RICORRENZE DICEMBRE
8 Immacolata Concezione
25 NATALE del Signore
26 S. Stefano. Sacra famiglia

Giardino e terrazzo di Dicembre

Giardino e Terrazzo

I lavori all’esterno sono ridotti al minimo, se nel giardino sono presenti alberi con altezze importanti eliminare i rami secchi prima delle nevicate per evitare crolli improvvisi e i relativi danni.
Il giardino deve essere ripulito da tutte le foglie e i rametti che possono marcire e diventare un riparo per animali parassiti.
Se in giardino ci sono alberi polloniferi come ad esempio il tiglio procedere alla loro spollonatura.
Questa operazione, consiste nell’asportare la più o meno densa comparsa di getti che circonda il colletto degli alberi a mo’ di corona.
Si tratta di semplici germogli radicali che se non eliminati, sottraggono nutrimento alla pianta e crescendo velocemente formano una barriera intorno alla pianta stessa, creando difficoltà per le sue cure.
Si eliminano tagliandoli in modo deciso con arnesi affilati all’altezza del fusto.

Effettuare il controllo e la manutenzione degli attrezzi e per fare l’inventario dei prodotti chimici, fertilizzanti, terricci e semi mancanti.
A proposito di tutti i prodotti chimici e fertilizzanti controllare le confezioni assicurandovi che siano ben chiuse e sostituite i sacchetti danneggiati. I prodotti così sistemati vanno collocati in un locale fresco e asciutto e soprattutto chiuso a chiave e inaccessibile a bambini e animali!

Effettuare talee semi legnose di arbusti e siepi ma solo nelle zone con inverni poco freddi oppure traslocare gli arbusti in serra e impiantare i nuovi esemplari.

Pacciamare le superfici intorno alle radici, con foglie secche e asciutte o anche paglia o erba secca.

Alle piante giovani e delicate avvolgere la chioma con tessuto non tessuto lasciando un lato da aprire quando le condizioni climatiche lo permettono per dare respiro alla pianta.

Controllare tutti i tutori che potrebbero cedere con vento e pioggia e infine pacciamare il piede.

Riparare i vasi in un garage luminoso, sotto una tettoia, o perlomeno accostandoli ad un muro esposto al sole per ripararli dai freddi venti del nord.
Riparare tutti i vasi che restano all’esterno e avvolgerli in teli di tessuto non tessuto per non rischiare danni alle terrecotte e alle piante.

Innaffiare poco e a lunghi intervalli lunghi e tenere sotto controllo muffe, ristagni e marciumi nei vasi.

Fare attenzione ai nidi delle processionarie che prolificano sui pini. Eliminare la parte di ramo e bruciare gettando via ciò che resta. Pulire gli aghi che cadono sempre copiosi, ricoprendo tutto il suolo.

Casette di legno piene di grasso e granaglie, briciole e semi poste in un luogo tranquillo del giardino lontano da cani, gatti, rappresentano un valido aiuto per gli uccellini stanziali per superare la difficoltà  di reperire cibo nel periodo invernale.

Rose di Dicembre

Rose

Con l’approssimarsi dell’inverno, le rose entrano in riposo vegetativo e le cure di questo periodo sono essenzialmente rivolte a proteggerle dai possibili danni derivanti dal freddo che possono colpire sia la parte aerea che le radici.
-accorciare i rami troppo lunghi che potrebbero spezzarsi
-effettuare le legature ai tutori, ai sostegni, ai muri e ai tralicci
-pacciamare adeguatamente, se sono previste forti gelate, avvolgere le chiome delle rose con tessuto non tessuto
-in caso di nevicate provvedere nelle ore più calde a liberare le piante tramite un delicato scuotimento o spolvero.

Calendario delle concimazioni:
-primo impianto: apportare nelle buche una giusta quantità di stallatico ricoperto da uno strato torboso evitando il contatto diretto con le radici della rosa, fatto ciò le rose per un anno non necessitano di altre concimazioni.
-gennaio non concimare
-da fine febbraio a fine marzo effettuare la prima concimazione a base di azoto e fosforo
-da metà maggio a metà giugno occorre somministrare la seconda concimazione con concime organico, meglio se a base vegetale, specifico e ben equilibrato (es. NPK 10.5.5) le rose hanno bisogno di macroelementi quali: azoto (N) che serve a far vegetare bene, fosforo (P) per  e una migliore qualità delle fioriture e potassio (K) per irrobustire fiori, radici e rami e di microelementi quali: boro, ferro, rame, zinco, manganese, magnesio.
-luglio e agosto non concimare
-da settembre e ottobre concimare come in marzo
-novembre effettuare l’ultima concimazione dell’anno per concedere alle piante il giusto riposo
distribuire superficialmente letame secco e maturo ovino o bovino per una lunga cessione, interrando con una zappettatura molto leggera senza intaccare le radici, ma in modo che le piogge possano far penetrare i nutrienti nel terreno e sufficienti fino a marzo
-dicembre non concimare
Le concimazioni devono essere seguite da innaffiature, meglio ancora se da piogge.

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Piante di casa Dicembre

Piante di casa

Negli addobbi natalizi sempre più spesso anche da noi pur proveniente da tradizioni anglosassoni trova posto come simbolo bene augurante il VISCHIO Viscum album della Fam. delle Loranthaceae. Forse però il suo gradevole aspetto non vi farebbe mai pensare che vi trovate di fronte ad una pianta parassita. Essa cresce infatti su robinie, pini, pioppi, abeti, salici, tigli ed altri succhiando loro la linfa. L’aspetto che conferisce agli alberi dai rami spogli su cui si trova in inverno accresce l’alone di magia che lo circonda fin dall’antichità . Per i Clti era un portafortuna e nel Medioevo veniva usato per elisir, medicamenti e antijella sull’uscio di casa. La caratteristica che lo fa ricercare è data dalle bacche color bianco perla che lo adornano d’inverno. La diffusione del vischio è ad opera degli uccellini golosi delle bacche che lasciano cadere il seme appena spolpato o subito dopo digerito che si va ad appiccicare sui rami degli alberi.

Perché sia Natale una stella, con Euphorbia pulcherrima, e poi addobbate un abete vero solo se poi potrete trasferirlo in giardino o regalarlo ad un amico e se la vostra casa non è riscaldata eccessivamente ricordandovi di somministrare acqua per la sua sopravvivenza; altrimenti optate per un’albero in plastica e poi ghirlande con rami di pino o abete decorate con pigne dorate e bacche di rosa o vischio e ciuffetti di agrifogli.

Ancora composizioni con Orchidee, Eriche, Ciclamini, Solanum e Guzmania e Cactus di Natale Schlumbergera o Cactus di Natale che fiorisce in inverno, ma in casa non sopporta il caldo eccessivo.

Preparate dei centrotavola seguendo i vostri gusti accostando candele colorate ad agrumi, noci, nocciole, castagne e kiwi e poi ancora a bacche e ghiande, pigne e a fiori ed Alkekengi essiccati in estate.
L’Alkekengi è il frutto della pianta Physalis alkekengi, una solanacea di origine asiatica, che produce una lanternina di colore rosso arancio che contengono gustose bacche commestibili che si possono consumare sia crude che cotte. La pianta ha uno sviluppo considerevole tende a diventare infestante, predilige un terreno fertile, permeabile ed arieggiato, umido e fresco. Tollera il gelo fino a -10°C, ma è bene riparare le radici con una pacciamatura. Si impianta ad inizio autunno o a da seme a fine inverno. trapiantando a fine Aprile quando cessa il rischio gelate.

I colori del giardino Dicembre

I colori del giardino

Splende con i suoi meravigliosi fiori dai toni delicati la Camelia sasanqua, 

Hamamelis mollis dai cui rami spogli spiccano gli splendidi fiori.

Agrifoglio elegante dalle foglie lucide e dalle ricche bacche rosse ( date solo dalle piante femminili) è beneaugurante e portafortuna.
Molto decorativo è il Solanum capsicastrum che produce dei piccoli frutticini colorati verdi, arancio quasi rossi. Cercate di proteggerlo dal gelo e dal freddo per prolungare la tenuta delle bacche che risultano graziose e decorative. Se lo avete in vaso non lo portate in casa perchè il caldo sarebbe eccessivo e la reazione sarebbe la caduta delle bacche.
E’ proprio dalle bacche essiccate che si ricavano i semi per nuove piantine…ma dobbiamo aspettare la primavera.

Le viole resistenti e colorate, gioiose e allegre.

skimmia.jpg Skimmia, cavoli ornamentali, ciclamini, cornus…ma quanti colori in questo inverno? Basta saper scegliere.

Il Fiore del mese Dicembre

Il Fiore del mese

Strelizia
Strelitzia reginae
Famiglia:musacee
Origine:Africa meridionale
Descrizione: pianta spontanea tropicale che forma grossi cespi con fusti alti e robusti con importanti foglie verdi dai riflessi metallizzati di forma ovale ed eretta.
Coltivazione: tolte le regioni mediterranee la coltivazione avviene esclusivamente in serra, in casa, in veranda.
Fioritura: molto conosciuti diffusi e strani i fiori recisi durano tanto tempo e sono molto decorativi con il giallo-arancio dei grandi sepali circondati da tre petali di colore blu intenso che mutano la posizione durante la fioritura.
Terreno: usare sul fondo del vaso, che visto la prorompenza delle radici deve essere abbastanza capiente, un buon drenaggio formato da terra di lettiera, sabbia e argilla espansa, il terriccio centrale è sempre composta da  terra di lettiera, sabbia e marna.
Posizione: predilige il sole ma con cautela quando può bruciare la pianta e mantanare in inverno sempre in luogo luminoso non al di sotto di 8° C.
Innaffiature estive: devono essere abbondanti
Innaffiature invernali: vanno diminuite quando fa freddo e la pianta è in riposo vegetativo.
Tarassiti e avversità : possono comparire gli afidi che saranno combattuti con appositi insetticidi.
Suggerimenti preziosi: una volta seccati i sepali devono essere rimossi.

stella di natale trs .jpg Euphorbia pulcherrima
La Stella di Natale è ormai la pianta natalizia consueta nelle nostre case. Possiede delle brattee coloratissime: rosse, rosa, bianche e screziate.
Questa colorazione serve alla pianta per attirare a se durante la fioritura insetti pronubi.
Il fiore vero e proprio è anonimo di color giallo all’apice degli steli floreali.
Pianta robusta, senza problemi, che può rifiorire con facilità  se le si dedicheremo poche cure.
Unici nemici della Stella di Natale sono le temperature secche e al di sopra dei 20° e le correnti d’aria. Cercate anche di non mettere il vaso direttamente dietro al vetro della finestra perchè i raggi solari creano problemi. Date acqua non appena il terriccio si mostra asciutto e concimate in forma liquida ogni 10 giorni.
Umidificate con delicatezza le foglie frequentemente.
Alla fine di Gennaio quando le brattee cadono è il momento di potare gli steli di 10 cm. e di porre il vaso in ombra protetto dal gelo con terra quasi asciutta. In tarda primavera rinvasate in una misura più grande e aggiungete del buon terriccio. Ponete il vaso in posizione luminosa a 13°-15°, annaffiando abbondantemente. Da Ottobre iniziate a coprire la pianta dal pomeriggio fino al mattino tardi (deve cioè ricevere consecutivamente 10 ore di luce. Questo per otto settimane, poi lasciare alla luce indiretta ad una temperatura di circa 15°.

Tappeto erboso di Dicembre

Tappeto Erboso

Il periodo invernale è di riposo per il tappeto erboso, occorre fare molta attenzione a non calpestare il prato quando è gelato perchè i fili d’erba si spezzano.

Le siepi di Dicembre

Le siepi

Se non gela e le buche sono state scavate già  in Novembre è possibile porre a dimora gli esemplari per una nuova siepe.

Se gela non potate perchè potreste compromettere i rami e non toccate i lunghi tralci di edera che subiscono rotture quando sono gelati.

L’orto di Dicembre

L'orto

Orto

Non sono finiti i lavori all’aperto, perchè è risaputo che nell’orto c’è sempre qualcosa da fare.

E’ tempo di pulire a fondo tutto l’orto eliminando tutti i residui delle coltivazioni precedenti e quindi,pioggia permettendo, si vangano le piazzole rimaste vuote ed si effettua una concimazione organica sotto forma di letame maturo.

Al riparo con Luna calante si seminano: la lattuga da taglio e ravanelli;
mentre all’aperto: aglio, cipolla, scalogno, fave e piselli.

cavolini-di-bruxelles-dic.jpg CONSIGLIO: provate a coltivare i cavolini di Bruxelles, è molto soddisfacente.
Nei nostri orti danno ottimi risultati, sono resistenti sia al freddo che all’umidità .
producono abbondantemente e a lungo. Sono ottimi sia per il consumo fresco che per essere conservati, surgelandoli.

Si raccoglie:radicchio, cavolfiore, finocchi, cime di rapa e verza.

Effettuate la manutenzione degli attrezzi.

La serra di Dicembre

La serra

A novembre abbiamo provveduto al rimontaggio o alla revisione della serra fredda e ricordando i forti venti e le nevicate degli inverni passati prenderemo gli opportuni provvedimenti, rafforziamola con tiranti laterali e inseriamo delle ulteriori traversine nella volta, in modo da evitare che il telo si avvalli creando pericolose sacche di acqua, ghiaccio o neve, che appesantirebbero l’intera struttura.
Controllate comunque dopo una nevicata,rimuovete la massa in tempo con una scopa, senza forzare, per evitare forzature che potrebbero rompere il telo di copertura.

Quando invece le temperature si tengono al di sopra delle medie stagionali, occorre arieggiare nelle ore centrali, riducendo così la formazione di condensa.

Sempre con temperature discrete e tendenza a pioggia innaffiate nelle serre fredde ma non esagerate, usate cioè un innaffiatoio e non il tubo di gomma per non creare inutili e dannosi eccessi di acqua.

Le aromatiche di Dicembre

Le aromatiche

In inverno alcune piante aromatiche spariscono per riemergere in primavera, come ad esempio l’erba cipollina, mentre rosmarino, salvia e alloro superano affrontano il freddo senza particolari problemi. Avere cura comunque delle aromatiche a portamento arbustivo in caso di neve perché con il suo peso rovinerebbe l’estetica oltre a gelare i rami.

Il frutteto di Dicembre

Il frutteto

Le giovani piante da frutto devono essere seguite e curate con attenzione. Se il sole e il vento asciugano in profondità  il terreno e non gela, fornite una moderata quantità  d’acqua cioè quella necessaria alla sopravvivenza senza eccedere in modo che una eventuale gelata non comprometta la vita della pianta.
Fornite anche un buon tutore che assicuri stabilità  contro il forte vento e la neve.
Quando nevica intensamente non aspettate che faccia presa e scuotete la chioma degli alberi adulti per evitare rotture anche dei rami importanti.
Spargete alla base delle piante, del letame maturo che, per ora, va semplicemente rastrellato e poi verrà  vangato, per mandare in profondità  le sostanze nutritive, che anche grazie a gelo e pioggia raggiungeranno le radici.
La potatura naturalmente verrà  eseguita non solo in questo mese ma anche in Gennaio e Febbraio.
Le fioriture delle nostre zone non riguardano la meraviglia dei Mandorli siciliani ma si limitano a quella modesta degli amenti del Nocciolo.
Trattamenti “al bruno” ossia su rami nudi di pomacee e drupacee e per quanto riguarda il controllo di parassiti e cocciniglie.
Togliete i frutti secchi dagli alberi.
Irrorate con poltiglia boldolese per controllare il cancro dei rami.

Le noci a Natale sono quasi d’obbligo, gustose e preziose, sono utili dal punto di vista nutrizionale perchè contengono melatonina, un potente antiossidante ritenuto utile per la salute celebrale, ma una noce aperta a metà , ricorda la forma del cuore ed infatti sono da sempre ritenute frutto amico del cuore.
Come il resto della frutta secca non ha colesterolo ed è ricca di: proteine e fibre, ma anche.acido folico, niacina e vitamina E e B6. Da non dimenticare l’importante contenuto di importanti minerali come potassio, fosforo, magnesio, rame, selenio e zinco.

Il rovo deve essere potato recidendo i rami che hanno fruttificato, così anche per il Lampone (varietà  unifere).

Il ribes non ama le potature, procedete solo ogni 2-3 anni all’eliminazione dei rami più vecchi e limitatevi a mantenere una chioma ordinata con delle sfoltiture.

Se avete nel frutteto alberi polloniferi come ad esempio il castagno, procedete alla loro spollonatura.
Questa operazione, consiste nell’asportare la più o meno densa comparsa di getti che circonda il colletto egli alberi a mò di corona.
Si tratta di semplici germogli radicali che se non eliminati, sottraggono nutrimento alla pianta e crescendo velocemente formano una barriera intorno alla pianta stessa, creando difficoltà  per le sue cure.
Si eliminano tagliandoli in modo deciso con arnesi affilati all’altezza del fusto.

Si raccolgono: agrumi a volontà : limoni, aranci, mandaranci, mandarini, clementine e kumquat e poi kaki, mele, pere.
La raccolta delle olive, rappresenta un grande impegno, sebbene ormai quasi totalmente meccanizzata, anche per quest’anno, volge al termine, con risultati non molto soddisfacenti almeno dal punto di vista quantitativo.

Se vivete in una zona dove le gelate sono presenti conservate: fichi, kiwi e kaki, pacciamando la base con paglia.

Marze= si tratta di porzioni di rami di 25-30 cm. prelevate in inverno con Luna calante, dalle piante che desideriamo riprodurre e che vengono mantenute in frigorifero (a 3-4° C in un sacchetto e messe a bagno per alcune ore con la base nell’acqua) fino alla fine dell’inverno quando si utilizzeranno con un innesto a spacco.

Laghetto e giardino roccioso di Dicembre

Laghetto e giardino roccioso

Provvedete nelle giornate di tempo buono alla pulizia delle roccaglie e se alcuni vegetali restano all’aperto, pacciamateli adeguatamente.
Immergete dei pezzi di polistirolo compatto nell’acqua del vostro laghetto, la pressione del ghiaccio sui margini, sarà  meno pressante

Vigna e vino di Dicembre

Vigna e vino

Inizia il periodo della potatura nelle giornate in cui non gela ma il consiglio è di non avere fretta perchè la vigna adesso riposa e la potatura si potrà  effettuare in Gennaio e Febbraio, mentre continua la manutenzione del vigneto.

VINO
Il vino si cambia in una giornata limpida di Luna calante.
Mentre il vino vecchio si imbottiglia.
Si rabboccano le botti in legno.
Il novello è pronto per la degustazione.

I proverbi di Dicembre

I proverbi

Se piove per Santa Bibiana (2 dicembre) dura quaranta dì e una settimana.

Per Santa Bibiana (2 dicembre), scarponi e calza di lana.

A Santa Barbara (4 dicembre) sta’ intorno al fuoco e guardalo.

Per San Nicolò di Bari (6 dicembre), festa o non festa, a scuola non si resta.

A San Nicola di Bari (6 dicembre), la rondine passa i mari.

Chi si rinnova per Maria (8 dicembre), scampa la malatia.

Se San Damaso (11 dicembre) venerate, sarete in pace con chi amate.

Da Santa Lucia (13 dicembre) il freddo si mette in via.

Sante Lùcie (13 dicembre), el fredo scrùscie (dicono a Udine).

Da Santa Lucia a Natale il dì s’allunga quanto un passo di cane.

A San Gaziano (18 dicembre) lo scaldino in mano.

A Natale (25 dicembre) freddo cordiale.

Natale (25 dicembre) in pantanella, Pasqua in polverella.

Natale (25 dicembre) al balcone, Pasqua al tizzone.

Da Natale (25 dicembre) in là  il freddo se ne va.

A San Silvestro (31 dicembre) la neve alla finestra.