La presidente del Sib Lazio: “Ringrazio per la fiducia. L’obiettivo è di tutelare le aziende del settore e mettere fine al periodo di incertezza causato dall’indecisionismo del Governo”
Marzia Marzoli eletta nella Giunta nazionale del Sindacato Italiano Balneari. Per l’imprenditrice tarquiniese, titolare dello stabilimento Tibidabo Beach e presidente del Sib Lazio, un importante riconoscimento all’attività svolta all’interno dell’associazione. Le elezioni si sono tenute il 12 giugno nella sede della Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, per l’assemblea ordinaria del Sib-Fipe indetta per rinnovare le cariche degli organi del sindacato, con la riconferma a presidente di Antonio Capacchione.
“Ringrazio per la fiducia che mi è stata data – afferma Marzoli -. Il nostro obiettivo è di tutelare le aziende che operano nel settore della balneazione. Un comparto economico di eccellenza invidiato a livello internazionale. Nonostante ciò viviamo un lungo ed estenuante periodo di incertezza. È iniziata una nuova stagione estiva, senza che nulla sia cambiato. Ci auguravamo che finalmente, nel 2024, si prendessero decisioni definitive e riferimenti normativi chiari e inappellabili. Invece tutti gli auspici sono stati disattesi e dal Governo non è giunto nessun segnale, per porre fine al caos che porta i comuni a legiferare in modo autonomo, senza una legislazione nazionale univoca”.
Anche nella recente nota a firma del presidente Capacchione si sottolinea come la giurisprudenza amministrativa abbia “ripetutamente chiarito la legittimità degli attuali concessionari a continuare ad operare. Il Consiglio di Stato, con tre ordinanze dello stesso contenuto (numeri 1813/2024,1814/2024 e 1815/2024) del 15 maggio ha affermato che prevale l’interesse privato a continuare l’attività ancorché decaduto dalla concessione non essendo i comuni nelle condizioni di affidare a terzi il compendio demaniale. Infatti il Consiglio di Stato ha chiarito che: “nel bilanciamento degli interessi contrapposti, perciò, appare preminente quello del privato, tenuto conto che in questo modo sono altresì soddisfatti gli interessi pubblici alla manutenzione dell’area e alla percezione dei canoni demaniali senza soluzione di continuità”.
Queste ordinanze cautelari si aggiungono a quella nr. 3943/2024 dello scorso 30 aprile emessa sempre dal Consiglio di Stato in cui è stata sospesa una delibera del Comune di Moneglia che anticipava la scadenza delle concessioni dal 31 dicembre 2024 al 31 dicembre 2023. Si tratta oramai di un orientamento giurisprudenziale consolidato del Consiglio di Stato affermato anche nell’ordinanza cautelare numero. 138/2024 del 17 gennaio 2024 laddove ha chiarito che è sospesa la messa a gara delle concessioni demaniali marittime vigenti in attesa del pronunciamento della Corte di Giustizia sulla validità dell’articolo 49 del codice della navigazione…”.